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LA PRIMA INTERNSHIP - Domande frequenti e risposte dei nostri Mentor

di Mentors4u - Carlotta Siniscalco e Giulia Avvanzini | Team Mentors4u

Molte delle domande che abbiamo ricevuto dai nostri mentee hanno a che fare con l’internship estiva. Ormai obbligatoria all’estero, questa prima esperienza lavorativa sta diventando sempre più comune anche in Italia. Essendo per molti la prima vera esperienza professionale, è naturale avere dei dubbi su come affrontarla. In questo articolo, i nostri mentor rispondono ad alcune domande poste dai Mentee e condividono con loro errori che hanno fatto in passato e consigli.

Q1: Meglio fare tante domande, o cercare di essere più indipendenti possibili?
 
Durante la prima internship, è importante fare molte domande, a patto che siano intelligenti e che dimostrino che avete cercato una soluzione in modo autonomo. Molti dei nostri mentors rimpiangono il non aver sfruttato a sufficienza quest’opportunità.


 
Quotes:
• Non abbiate paura di chiedere chiarimenti quando non si é capito qualcosa. Tutti sanno che siete alla vostra prima esperienza.
• Meglio fare una domanda in più all'inizio per definire bene lo scopo del vostro lavoro che fingere di avere capito tutto
• Fare domande è apprezzato perchè dimostra interesse, ma fatele solo dopo che vi siete impegnati per cercare di risolvere il problema.
• Cercate di fare domande soltanto dopo che avete elaborato una vostra view (o almeno mostrate che avete fatto ricerche a riguardo prima di chiedere al team)
• Ricordatevi che Google può rispondere alla maggior parte delle vostre domande
• Mai chiedere la stessa cosa due volte!
• Quali errori hanno fatto i nostri mentor durante la loro prima internship?
- Avere qualche timore nel chiedere e nel pensare che fosse scontato io sapessi già delle cose
- Cercavo di fare da solo anche cose che non sapevo fare, "perdendo" parecchio tempo quando una domanda a un collega avrebbe risolto i dubbi
- Ho peccato di eccessiva timidezza, avrei potuto fare una domanda in più senza avere la paura di sbagliare o risultare impreparata

 
Q2: Meglio fare zero errori (impiegando più tempo del previsto) o meglio consegnare il lavoro entro i tempi concordati, ma con la possibilità che ci sia qualche errore?
Al contrario di quanto molti pensano, è più importante rispettare le tempistiche concordate col team piuttosto che consegnare un lavoro perfetto.


 
Quotes:
• Alla prima internship ciò che conta non è il numero degli errori, ma il commitment, la capacità di lavorare in team e l'interesse dimostrato per l'attività svolta
• È naturale commettere errori, l'importante è capirli, assumersi le responsabilità e lavorarci sopra / essere proattivi nel trovare una soluzione.
• Consegne puntuali ma ritagliarsi il tempo sufficiente per rivedere il proprio lavoro al fine di correggere errori dovuti a fretta/imprecisione
• Alcuni lavori richiedono degli standard qualitativi molto alti a cui spesso non si è abituati durante l'università
• Essere trasparenti e sinceri sempre, anche quando si sbaglia, perchè aiuta a creare fiducia
• Quali errori hanno fatto i nostri mentor durante la loro prima internship?
- Troppo lento e preciso, il lavoro non è come lo studio dove hai tempo di studiare, prepararti ripetere e dare la risposta giusta, devi saper improvvisare e vendere
- La ricerca della perfezione invece che dell'efficienza (Metodo 80/20)
- Nel mio caso specifico di Sales, avrei dovuto soffermarmi meno sui dettagli, impiegando il breve tempo in cui i mercati sono aperti in maniera piú efficiente e celere

 
Q3: Meglio stare in ufficio fino a tardi tutte le sere, o meglio cercare di ritagliarsi il più possibile degli spazi per se stessi per dormire / uscire / fare sport?
I nostri mentor consigliano di sforzarsi di lavorare duramente, di essere umili e di dimostrare di essere curiosi e proattivi. Questo spesso implica passare molto tempo in ufficio. È importante peró ricordarsi di non esagerare.
 

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