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LEADERSHIP TRA PASSATO E FUTURO: 6 TAKE-AWAYS APPRESI DA UN MENTEE

di Mentors4u - Gianmichele Potito | Mentee Mentors4u

Come sta evolvendo la leadership? Cosa contraddistingue un leader di successo? Quali decisioni in termini di carriera possono forgiare un buon leader? Queste sono alcune delle domande che non solo gli studiosi sul tema cercano di risolvere ma che anche coloro che ambiscono a posizioni manageriali si pongono. Apprendere dall’esperienza di leader di successo in tal senso è senza dubbio prezioso. E preziosi sono stati gli spunti emersi dal dibatto sulla leadership tra passato e futuro tenutosi al primo evento di Mentors4U Career of the future, che ha coinvolto due leader di successo, Paolo Scaroni e Nani Beccalli Falco e che ha visto come moderatrice Maurizia Ichino. Dalla prospettiva di un mentee, Gianmichele Potito, i principali take-aways appresi da tale discussione.

1. La leadership è personale. Non esistono due leadership identiche, ogni leadership va guadagnata con costanza, coerenza ed integrità e ciascuno trova le sue peculiarità, il suo stile per realizzare ciò. D’altro canto ci sono alcune caratteristiche che comunemente caratterizzano un leader: capacità di ispirare, di generare fiducia, di influenzare e creare positività. Ciò implica doti empatiche da parte di un leader.
2. Essere semplici. Un buon leader è in grado di disegnare delle strategie semplici. Su questo punto Paolo Scaroni ha riportato che in genere le strategie troppo complicate si sono rivelate dei fallimenti. La semplicità si manifesta anche nella creazione di organizzazioni semplici, con poche persone, che riportano al leader stesso ed una chiara divisione dei poteri.
3. Take care of people. Il ruolo di una persona a capo di un’organizzazione è quello di prendere delle decisioni. E ciò implica il rischio di incorrere in errori decisionali. Sia da parte di Paolo Scaroni che di Nani Beccalli, è emerso chiaramente che un errore comune in cui essi sono incorsi riguardava le risorse umane e tali errori sono più complicati da correggere rispetto a quelli inerenti la strategia. Non si diventa mai specialisti di persone ma si è specialisti della persona che si ha davanti, come ha sottolineato Maurizia Iachino.
4. In ogni problema c’è un’opportunità. Il vero leader si vede nei moment difficili, quando si tratta di risolvere un problema si mette in gioco, non fa emergere la sua emotività e genera fiducia. Per cui i problemi non vanno rimandati ma sfruttati. Quando l’undici settembre del 2001 due aeroplani della General Electric si scontrarono contro le Twin Towers le quali erano a loro volta assicurate dalla stessa General Electric, quest’ultima perse seicento milioni in un solo giorno. Concedendo finanziamenti a tutte le aerolinee americane, l’azienda è riuscita a creare relazioni di lungo termine che ancora oggi giocano un ruolo importante. Ecco come un momento di crisi si è trasformato in opportunità.
5. Don’t follow the herd. Ogni generazione di nuovi laureati ha spesso il sogno di lavorare per la medesima azienda. Ci sono però aziende che sono poco note ma di successo. Nelle parole di Paolo Scaroni: “E’ meglio fare una carriera stellare in un’azienda non stellare che non una carriera non stellare in un’azienda stellare”.
6. Un leader non è per sempre. La leadership si rinnova ed una delle migliori cose che un leader può fare è trovare un successore che sia degno di essere tale. Il successo di un leader si vede anche e soprattutto in ciò.
Gianmichele Potito
Mentee Mentors4u

 

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