Filippo Rossi/Manuel Scotti
Età
27/30
Di dove sei
Roma /Bergamo
Professione
Banker/Consulente
Qualcosa di più sulla tua professione
FR: Sono un associato a Goldman Sachs, nel dipartimento di Investment Banking, nel gruppo di industry coverage per i settori di Healthcare e Consumer.
MS: Sono un Case Team Leader presso Bain & Company, una società di consulenza strategica. Il ruolo del Case Team Leader è quello di referente del progetto sia internamente sia lato cliente, pertanto gestisco il team di lavoro di Associate e Consultant e ho la responsabilità del delivery sia nei confronti del cliente (sono io a fare le presentazioni e sono la "faccia" del team) che nei confronti dei Partner Bain che hanno venduto il progetto. Lavoro nella practice Consumer Goods, quindi i clienti tipici sono le grandi multinazionali come Coca Cola, Nestlè, Barilla ecc.
In che città lavori
FR: Principalmente Londra
MS: Dipende dal progetto su cui sto lavorando. Ad esempio, sono stato assunto a Milano, ma negli ultimi 4 anni ho lavorato per 6 mesi a Sydney, 6 mesi a Londra, 6 tra Belgio e Germania, 2 mesi in China, 1 mese in Russia, quindi a Milano sono stato molto poco. Sono appena tornato, il mese scorso, da un Transfer Program (una sorta di “scambio”) di 6 mesi a Cittá del Messico.
Descrivi il tuo percorso fino a oggi
FR: Ho fatto la prima esperienza in banca nell’estate tra il primo e secondo anno di specialistica (alla Bocconi), tramite un’internship in Sales & Trading presso Barclays. Durante quei mesi ho avuto la fortuna di scoprire la mia curiosità per un lavoro a contatto con le imprese e ho quindi applicato per il dipartimento di Investment Banking. Nel luglio del 2010, sono quindi entrato nel team di Healthcare Investment Banking presso Credit Suisse a Londra. Dopo tre anni come analista, sono passato da associato a Goldman Sachs nel team di Healthcare (poi fusosi con quello di Consumer).
MS: Diplomato al Liceo Scientifico Lorenzo Mascheroni di Bergamo, sognavo di fare il giornalista, e per questo mi sono laureato in Lettere alla Statale di Milano. Durante la triennale mi sono reso conto che una carriera in giornalismo non era quello che volevo veramente, e per questo ho deciso di frequentare un corso di laurea specialistica in Economia, presso l’università Cattolica di Milano. Dopo la specialistica, ho fatto 6 mesi di stage con Lavazza in Australia e successivamente ho lavorato da Procter&Gamble come Assistant Brand Manager a Pescara e Ginevra. Sono entrato in Bain 4 anni fa come Associate Consultant, e, dopo essere stato promosso a Consultant, sono recentemente diventato Case Team Leader.
Il tuo lavoro in due frasi
FR: Aiutiamo le imprese in operazioni di finanza straordinaria. Queste includono, tra le altre, operazioni di espansione / ridimensionamento strategici (come, ad esempio, fusioni - acquisizioni) ed operazioni di raccolta di capitali sui mercati (come emissione di strumenti di equity e debito).
MS: Aiutiamo le aziende a risolvere problemi di varia natura e specie: non c’è una definizione universale del mio lavoro, perché ogni “progetto” coinvolge un’azienda diversa, un problema differente, e mercati nuovi ai quali approcciarsi. Il nostro contributo non è legato necessariamente a conoscenze specifiche in un determinato settore, ma piuttosto ad un approccio logico e strutturato al problema da risolvere.
La tua giornata tipo
FR: Le giornate sono molto differenti tra loro a seconda del tipo di progetto / fase all’interno del progetto in cui ci si trova. Volendo generalizzare, di solito la mattina prevalgono le conference calls con il cliente e i meeting interni per stabilire / allocare il lavoro. Al pomeriggio si implementano i compiti descritti e la sera si ultimano / revisionano gli outputs da inviare ai propri superiori di modo che li possano revisionare al mattino seguente. Solitamente si lavora su diversi progetti allo stesso tempo e i piani di lavoro vengono rispettati raramente alla lettera. Infatti su progetti live gli imprevisti sono all’ordine del giorno e al lavoro pianificabile in anticipo, si aggiungono una serie di analisi volte a soddisfare bisogni istantanei di seniors e clienti.
MS: Dipende. Se è lunedí, mi alzo prestissimo e vado in aeroporto, dove prendo un volo per qualche città europea. Una volta atterrato, mi reco nell’ufficio del nostro cliente (durante la settimana, siamo sempre basati nella sede del nostro cliente). Lì incontro il mio Manager/Partner ed il mio team, e insieme impostiamo il lavoro per la settimana. A seconda del lavoro da fare, passo il resto della settimana facendo analisi di mercato, interviste, o meeting con varie persone all’interno dell’organizzazione. Giovedì sera torno a casa, e venerdì lavoro nell’ufficio di Milano.
Com’è composto il tuo Team
FR: In generale, l’organizzazione è ancora divisa per settori (Healthcare, Consumer, eccetera), però difficilmente si lavora con le stesse 3-4 persone ogni settimana. I membri del team cambiano a seconda del deal specifico e dei prodotti che la banca può offrire al cliente. A livello di struttura, da associati si e’ di solito affiancati da uno o più analisti e da uno o più rappresentanti senior, che gestiscono direttamente la relazione col cliente.
MS: Nella quotidianità di solito siamo in 3-4: io, un Associate Consultant (che è la persona più junior, spesso un neolaureato), un Consultant, e il Manager responsabile del progetto. Il Manager poi risponde al Partner, il quale peró tipicamente non é molto coinvolto nei dettagli più intimi del progetto. Oltre al team di Bain, lavoro quotidianamente con vari team del cliente che stiamo assistendo (per esempio il reparto marketing, le risorse umane, ecc.). Per fare un buon lavoro è essenziale avere un’ottima relazione con tutti gli impiegati dell’azienda con la quale stiamo lavorando, dai livelli più junior a quelli più senior.
Quale parte del tuo lavoro ti entusiasma di più
FR: L’ analisi (e sperabilmente la comprensione) delle aziende con cui si interagisce. Trascorrendo molto tempo a stretto contatto con le aziende, si scoprono sia elementi strategici e finanziari, quali i principali drivers del business, rischi e potenziale futuro, che elementi organizzativi quali la cultura, e il funzionamento delle relazioni interne. Analizzando e lavorando con innumerevoli aziende complesse in pochi anni, si accresce la propria comprensione del sistema economico e dei suoi principali attori privati.
MS: La parte più bella del mio lavoro é che non mi annoio mai. Ogni 3 o 4 mesi cambi cittá, cambi progetto, e affronti una sfida nuova. La curva d’apprendimento é veramente ripida, e questo é molto gratificante.
La parte più difficile del tuo lavoro
FR: Non sempre si lavora su transazioni live. Spesso si preparano presentazioni di marketing o di overview di settore. Nonostante questi esercizi consentano di mantenersi informati, sono forse la parte meno entusiasmante perché spesso non mirano ad approfondire le tematiche trattate.
MS: Dal punto di vista professionale, la parte piú difficile é il dover ripartire da zero ogni volta che si inizia un nuovo progetto. Nel giro di pochi giorni devi imparare le dinamiche del settore e dell’azienda che stai analizzando. Devi essere veloce, flessibile, ed adattabile. Dal punto di vista personale, invece, l’essere sempre in viaggio e l’avere orari imprevedibili spesso rende difficile gestire le relazioni con amici, famiglia, fidanzate, ecc.
Qual è il percorso “tipo” all’interno della tua azienda
FR: Il percorso è molto strutturato e, tranne in casi eccezionali, sono previsti 3 anni da analista, 3 da associato, 5 come vice-president. Successivamente si diventa Managing Director ed infine Partner.
MS: Associate consultant (2 anni) / senior associate (1 anno) / consultant (2-3 anni), case team leader (1 anno) / manager (3 anni) / principal (1-2 anni) / partner
Che caratteristiche in comune hanno le persone di maggior successo all’interno della tua azienda
FR: Le persone che godono di profondo rispetto all’interno dell’organizzazione condividono grande dedizione, doti analitiche e integrità. A livello di analisti e associati, viene premiata la diligenza nell’eseguire le transazioni in maniera certosina, lavorando sodo e rispettando le tempistiche. A livello di senior bankers, viene premiata la capacità di costruire e mantenere le relazioni con i clienti. Questo lo si fa acquisendo la fiducia del cliente nel corso di transazioni live e continuando a proporgli idee interessanti periodicamente, anche quando non direttamente remunerati per questo.
MS: A parte le necessarie capacità tecniche ed analitiche (analisi di mercato, problem solving, ecc…) credo che il successo di un consulente a livello junior sia legato principalmente alla capacità di gestire con serenità la pressione che deriva da questo lavoro, che spesso tende a logorare anche le persone più calme e posate. Riuscire a vivere in modo sereno e sorridente anche le situazioni più difficili ti permette non solo di fare un buon lavoro, ma anche di avere una carriera duratura. A livello senior, invece, il mestiere è molto più relazionale, quasi da Sales Manager, e richiede delle competenze meno tecniche e più relazionali.
Quali sono gli sbocchi professionali per coloro che scelgono di non restare all’interno dell’azienda
FR: In generale, gli sbocchi riguardano qualsiasi lavoro nell’ambito del business. L’investment banking insegna a lavorare con massima efficienza e precisione. Queste sono qualità molto utili in qualunque lavoro all’interno o a contatto con le imprese, dal momento che serve sempre qualcuno che si occupa di analisi e segue processi – indipendentemente dalla natura di questi ultimi – in maniera rapida ed efficiente. Detto questo, nella maggior parte dei casi gli analisti o associati che lasciano la banca si spostano in fondi d’investimento.
MS: C’è molta varietà: per esempio, uno sbocco molto naturale per molti ex-consulenti è quello di andare a lavorare per i clienti con i quali hanno lavorato precedentemente. Altri invece scelgono di lanciare la propria start up o di lavorare in ambito imprenditoriale. Infine, c’è qualcuno che sceglie di rimanere nello stesso mercato, spostandosi presso altre aziende di consulenza.
Quanto è importante per il tuo lavoro:
FR:
a. Padronanza perfetta inglese: 7
b. Conoscenza Excel: 8
c. Conoscenza Powerpoint: 6
d. Presenting / public speaking skills: 8
e. Teamwork: 9
f. Spirito d’iniziativa / indipendenza: 8
MS:
a. Padronanza perfetta inglese: 7
b. Conoscenza Excel: 8
c. Conoscenza Powerpoint: 8
d. Presenting / public speaking skills: 7
e. Teamwork: 10
f. Spirito d’iniziativa / indipendenza: 10
Il più grande mito da sfatare sul tuo lavoro
FR: Che la parte peggiore siano gli orari insostenibili. Molti chiedono come si faccia a restare in ufficio cosi tante ore. In realtà il motivo principale che scoraggia le persone non sono le lunghe giornate, quanto piuttosto di cosa ci si occupa in quelle giornate. Quando si eseguono transazioni, non ci si accorge di spendere diverse ore sullo stesso progetto, mentre il lavoro diventa più ripetitivo se ci si dedica all’aggiornamento, revisione e sistemazione di presentazioni di marketing o di overview di settore.
MS: Che i consulenti “se la tirino” e che credano di saperne molto di più di chiunque altro. In realtà noi non crediamo di avere nessuna sfera di cristallo. Purtroppo la “magia” del nostro lavoro sta semplicemente in tanto olio di gomito e nella competenza e voglia di fare delle persone.
Un consiglio ai mentee desiderosi di intraprendere la tua carriera
FR: L’ Investment Banking è un’ottima palestra, qualunque sia la carriera che si voglia intraprendere nel lungo termine. Penso che in genere anche coloro che proseguono in altri ambiti, siano contenti di aver iniziato qui. Questo perché è un’esperienza che ti allena a ragionare e a eseguire i compiti in tempi brevi. Insegna, inoltre, ad agire in maniera accurata e sotto grande pressione sin dai primi anni dopo l’università. In sintesi, i primi anni di Investment Banking sono un’ottima palestra, che fornisce delle solide basi per il percorso professionale presente e futuro.
MS: Prima di tutto consiglio a chiunque stia cercando lavoro in un’azienda di consulenza di utilizzare tutte le risorse a propria disposizione per mettersi in contatto e interagire con piú consulenti possibili. Non c’è nulla di meglio di una testimonianza diretta per capire se questo è un mestiere che può fare per voi. In secondo luogo, è molto importante essere consapevole delle rinunce che richiede questo lavoro. C’è un trade off chiaro: da una parte cresci molto, e molto velocemente, a livello professionale ed il lavoro è estremamente interessante e vario, ma dall’altra sacrifichi una “normalità” che molti danno per scontata. È importante che anche la vostra famiglia, i vostri amici, e le vostre fidanzate (o fidanzati) capiscano questo in modo da potervi supportare nella scelta e nei momenti più complicati dal punto di vista professionale.
Prima di tutto consiglio a chiunque stia cercando lavoro in un’azienda di consulenza di utilizzare tutte le risorse a propria disposizione per mettersi in contatto e interagire con piú consulenti possibili. Non c’è nulla di meglio di una testimonianza diretta per capire se questo è un mestiere che può fare per voi. In secondo luogo, è molto importante essere consapevole delle rinunce che richiede questo lavoro. C’è un trade off chiaro: da una parte cresci molto, e molto velocemente, a livello professionale ed il lavoro è estremamente interessante e vario, ma dall’altra sacrifichi una “normalità” che molti danno per scontata. È importante che anche la vostra famiglia, i vostri amici, e le vostre fidanzate (o fidanzati) capiscano questo in modo da potervi supportare nella scelta e nei momenti più complicati dal punto di vista professionale.
Filippo Rossi
Associate Corporate Opportunities, Lone Star Funds (ex Associate Goldman Sachs) e Mentor Mentors4u
Manuel Scotti
Project Leader, The Boston Consulting Group (ex Case Team Leader Bain & Company) e Mentor Mentors4u