“Italy, an extraordinary common place with stagnant growth. What’s the recipe for success?” Questo è il titolo della XVI Conferenza NOVA, tenutasi lo scorso novembre presso la University of Chicago Booth School of Business. NOVA è un’associazione no-profit che da oltre 15 anni incentiva giovani talenti ad intraprendere un Master in Business Administration (MBA) presso le maggiori istituzioni internazionali, nonché promuove la creazione di una rete di contatti tra studenti ed alumni MBA. La Conferenza è l’evento di maggiore rilevanza e ogni anno riunisce oltre 200 studenti, manager ed accademici per discutere le prospettive dell’Italia dal punto di vista macroeconomico, finanziario e politico.
Il titolo della Conferenza di quest’anno esprime tutta la contraddizione di un Paese che da un lato sa incantare il mondo intero con le proprie eccellenze e dall’altro si trascina un male incurabile di profonda inefficienza che sfocia in una lunga scia di mancata crescita economica. Accademici, top manager e rappresentanti delle istituzioni italiane ed internazionali, stimolati dalle domande degli studenti, hanno cercato di tracciare le cause alla base di tale situazione ed individuare soluzioni pratiche per interrompere il ciclo vizioso di stagnazione e rilanciare la crescita del paese. Tra i temi trattati c’è stato il ruolo delle banche nel sostegno alla crescita delle piccole-medie imprese, cuore pulsante dell’economia italiana; ma si è anche parlato di come riforme istituzionali possano rendere più fertile l’ecosistema per i nuovi imprenditori, che anche se in crescita continuano a fronteggiare molte difficoltà; infine si è discusso di inclusività e diversità nel mondo del lavoro, con un’attenzione particolare ai benefici, in termini di produttività economica e sviluppo sociale, di includere più donne ai vertici delle aziende e delle istituzioni del paese attraverso programmi che supportino il superamento delle barriere culturali.
Inoltre, sia durante il messaggio inaugurale di Luigi Zingales, Professore di Finanza alla University of Chicago Booth School of Business, che in tutti gli altri dibattiti, è chiaramente emerso il tema dello sviluppo ed attrazione di talenti come uno dei punti cardine per dare nuovo impulso all’economia italiana. Come spiegato dal Professor Zingales, il disperato bisogno di innovazione ed efficienza nel nostro paese può essere soddisfatto in prima istanza attraverso lo sviluppo di una classe manageriale capace e visionaria. Molti gli esempi che il professore ha menzionato a supporto di questa tesi. Dal caso di Guido Tabellini che ha portato il Dipartimento di Finanza dell’Università Bocconi ad essere annoverato tra i più prestigiosi in tutta Europa, a quello di un giovane manager della Barilla che, messo di fronte alla sfida di gestire uno degli impianti meno produttivi del paese, è riuscito a scuotere i retaggi di una cultura assenteista ed omertosa ed a trasformare l’impianto di Bari in uno dei più efficienti del network Barilla.
Numerosi sono stati anche gli esempi di talento ed innovazione emersi dai racconti dei molti manager presenti alla Conferenza stessa. Giuseppe Castagna, CEO di Bipiemme Group, ha illustremente descritto come ha gestito una delle fusioni italiane più importanti degli ultimi anni, dando vita alla terza banca italiana; Pietro Sella, CEO di Banca Sella Group, ha invece parlato del ruolo dell’innovazione nello sviluppo economico di un Paese, nonché della lungimiranza nella storia della sua famiglia che ha dato origine ad un’azienda di successo; Joe Liotine, President North America di Whirlpool, ha spiegato i fattori critici che hanno spinto una grande azienda americana ad investire in Italia, come ad esempio con l’acquisizione di Indesit.
Infine, ci si è più volte confrontati sul controverso tema di come bilanciare la tendenza dei giovani talenti ad espatriare per intraprendere carriere in prestigiose organizzazioni internazionali con l’introduzione di incentivi che permettano di trattenere (o riattrarre dopo un programma di studi all’estero) i talenti al fine di incrementare il livello manageriale del nostro Paese. Anche se non è una questione di facile risoluzione, quasi tutti i manager alla conferenza hanno trasmesso un messaggio di ottimismo nel lungo periodo agli studenti presenti in sala. In particolare le parole di Lorenzo Bini Smaghi, Chairman of the Board di Societe Generale, hanno riconosciuto che è difficile (e controproducente per lo sviluppo della conoscenza) fermare la voglia dei giovani di fare esperienza all’estero e scoprire il mondo, ma allo stesso tempo è necessario educare i talenti a non dimenticare mai le proprie origini ed imparare a “sfruttare” i talentuosi connazionali all’estero per generare bene ci nel Paese.
Su questa stessa nota, vogliamo spronare i ragazzi di Mentors4u ad inseguire i propri sogni, indipendentemente da dove questi dovessero portarli, ma continuare ad avere un occhio di riguardo per il nostro Paese, considerato a ragione tra i più belli al mondo, e contribuire con le loro capacità a renderne il futuro ancora più brillante. Viva l’Italia.
Il team della NOVA Conference 2016
Andrea Agnolio, Roberto Bortolan, Stefano Grioni, Francesco Schettino