BLOG > Storie di Mentor

Lavorare con tutto il mondo e per il suo bene

di Mentors4u- Carlotta Siniscalco, Federica Salvati | Team Mentors4u

Dario Palmucci, Mentor di Mentors4u, lavora a Roma alle Nazioni Unite come Change Management Consultant per il World Food Programme.

La carriera del Mentor Dario Palmucci è un percorso alla scoperta del proprio libretto di istruzioni, di quel manuale in cui, tra le righe, è scritto ciò che desideriamo di più.
Un manuale che, se ben intrepretato, porta a scoprire l’intersezione perfetta di tre cerchi che al loro interno contengono la risposta a tre domande cruciali:
 
Ti piace ciò che fai?
Sei bravo nel farlo?
Ciò che fai crea valore?
 
Secondo Dario il successo di una persona dipende dal trovare questa intersezione e dal continuare a cercarla con curiosità.
Lui, per il momento, l’ha trovata nel World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite, dove nel campo dell’HR ricopre il ruolo di Change Management Consultant. Il WFP ha il suo headquarter a Roma ed è non solo una delle agenzie delle Nazioni Unite ma la prima organizzazione umanitaria al mondo con l’obiettivo di achieve zero hunger.
La carriera nel WFP di Dario è iniziata con uno stage nell’ambito risorse umane ed è proseguita con un’evoluzione lineare in un ambiente multiculturale ed aperto. Quello che però colpisce di più è il percorso che il nostro Mentor ha fatto prima di intraprendere questa carriera.
Si è laureato in psicologia sociale unendo le sue passioni per il mondo organizzativo e l’economia, si è poi trasferito all’estero per studiare entrando così in contatto con un contesto nuovo che si è rivelato importantissimo per trovare il suo libretto delle istruzioni ed iniziare a creare un ponte verso il mondo del lavoro.
Un’importante esperienza lavorativa è stata quella in IKEA, azienda che gli ha permesso di conoscere il linguaggio delle multinazionali. Ma la curiosità e la passione per le tematiche business lo hanno presto spinto di nuovo a studiare iscrivendosi al Master in General Management presso l’ESCP Europe. La parte più importante di questo percorso di studi è stata per Dario la possibilità di entrare di nuovo in contatto con l’internazionalità e soprattutto avere l’opportunità di imparare lingue straniere che gli avrebbero aperto la strada del suo futuro lavorativo: per intraprendere una carriera nelle Nazioni Unite è utile conoscere almeno una (o preferibilmente due) tra le sei lingue ufficiali che l’organizzazione riconosce.
Fin dal primo colloquio per entrare nel WFP Dario ha potuto fare tesoro di tutto ciò che aveva imparato nelle esperienze precedenti che spaziano dal banking sector alla ricerca universitaria, sempre con alle spalle una formazione umanistica e l’abilitazione professionale all’esercizio della professione di psicologo. Il percorso di Dario è emblematico esempio di come l’esperienza diventi un bagaglio importante e anche se a volte può sembrare giusto specializzarsi fin da subito in un settore, mettersi in gioco in ambiti differenti tra loro può rivelarsi la ricetta vincente. È solo facendo più esperienze che si possono avere termini di paragone e capire davvero quale carriera sia quella giusta.
Decidere di lavorare in un’entità con un forte impatto sociale è sicuramente una scelta che segue le inclinazioni personali, tuttavia oltre la componente istintiva c’è anche quella razionale che guida verso una carriera in una grande organizzazione strutturata.
 
Quali ruoli si possono ricoprire nelle Nazioni Unite? Fondamentalmente si dividono in due categorie: una che ricopre mansioni amministrative e di supporto e l’altra con ruoli manageriali.
Peculiarità (e bellezza) di questa seconda categoria è la mobility spesso richiesta (con cambio di assignment e country). Rotation altissima, team dinamici e ambienti multiculturali sono le caratteristiche delle Nazioni Unite.
La multiculturalità per Dario è l’aspetto più importante del suo lavoro: negli uffici ci sono persone provenienti da tutto il mondo.
Oltre alla vita nell’headquarter il WFP prevede anche esperienze grazie alle quali si può toccare con mano le realtà in cui si interviene e vedere la fase conclusiva dei progetti. Agire sul campo è il vero valore aggiunto di un’esperienza lavorativa in un’istituzione globale.
In generale prima di intraprendere una carriera è necessario capire e valutare il proprio essere, raccogliere molte informazioni sul lavoro che si andrà a svolgere e prendere consapevolezza di cosa si cerca. È fondamentale essere orgogliosi del proprio posto di lavoro.
Come ci dice Dario, lavorare nelle Nazioni Unite vuol dire essere nella posizione di aiutare il prossimo e imparare a gestire la convivenza con persone provenienti da contesti
culturali diversi
 
A chi si può augurare una carriera nelle Nazioni Unite?
A tutte quelle persone che vogliono provare
sulla propria pelle cosa sia la multiculturalità: davvero si lavora con tutto il mondo e per il suo bene.


Carlotta Siniscalco e Federica Salvati
Team Mentors4u

Hai trovato interessante questo articolo?
Condividilo sui social o invialo a chi preferisci: