Esperienza che si è conclusa provvisoriamente dopo quattro anni per lasciare spazio ad un ritorno nel settore privato. La volontà di contribuire positivamente alla mission europea in un momento temporale delicato per il nostro continente lo ha riportato in BCE, dove da otto anni lavora, e a conseguire una laurea in legge presso University of London. Andrea Papone ha raccontato come, dopo esseri laureato in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano e aver conseguito un master a Madrid, abbia iniziato a lavorare come equity researcher presso una nota banca d’investimento. Vincendo successivamente un concorso, entra in Banca d’Italia, nella quale resta per tre anni, passando poi in BCE, dove lavora dal 2014 ad oggi. Nonostante la diversità delle storie, il fil rouge che lega i due speakers è la forte inclinazione internazionale e la solida identità europea. Come è stato, infatti, successivamente spiegato, a chi lavora nelle istituzioni europee è richiesto un forte spirito di adattamento e di apertura a culture diverse.
Le conoscenze tecniche, l’esperienza lavorativa e gli studi sono solo una parte dei requisiti per accedere alla BCE, che richiede la conoscenza dell’inglese e di almeno un’altra lingua europea, una forte motivazione per la mission di civil servant ed una grande apertura mentale, capace di far della diversity dell’istituzione una ricchezza. Periodicamente la BCE pubblica sul proprio sito ufficiale le vacancy notices, alle quali si può applicare qualora si risponda ai requisiti presentati nella job description. La BCE non accoglie infatti candidature spontanee. Il processo di selezione inizia con l’invio della propria candidatura ed il sostenimento di una pre-recording interview, alla quale segue, in caso di esito positivo, una panel interview per l’assessment delle competenze.
Nell’ultima parte del meeting sono state avanzate delle domande, dalle quali è emerso, tra le altre cose, che la BCE assume solo candidati provenienti dalla Comunità Europea e che la lingua ufficiale dell’istituzione è l’inglese, ragion per cui la selezione si svolge in inglese. È stata sempre sottolineata la passione che i dipendenti della banca mettono nel loro lavoro, consapevoli di far parte non di una semplice banca, ma di qualcosa capace di generare un impatto positivo in ciò che ci circonda, in linea col motto della BCE “Work for Europe, make a difference”.