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Da IndendiMe a Bacfarm: innovazione made in Sardinia

di Diego Garau | Team Editoriale M4U

Sviluppare un tessuto imprenditoriale che respira aria d’innovazione è un processo graduale e che necessita di costanti investimenti culturali, col fine di stimolare e risvegliare lo startupper e lo spirito d’impresa che risiedono in ognuno di noi. 


Aumentare il tasso di natalità di startups sul territorio è una sfida che richiede il supporto, la collaborazione e la partecipazione attiva anche delle istituzioni e di imprenditori locali già affermati, uniti in nome dell’innovazione e col sogno di rendere la propria terra un polo di nuove imprese e speranze. L’Italia sta dimostrando sempre di più di poter competere con i big player del mondo startups e, in particolare, è innegabile che la Regione Sardegna stia svolgendo un lavoro impeccabile sotto questa prospettiva: esempi di iniziative lodevoli, coltivate e portate avanti da anni, sono il Contamination Lab dell’Università degli Studi di Cagliari, incubatore che ogni anno sforna decine di nuove startups, la StartCup Sardegna, organizzata dall’Università di Cagliari in sinergia con l’Università di Sassari, e i numerosi incubatori e acceleratori di startups presenti sul territorio. Costanti investimenti culturali e volontà di stimolare l’intelletto dei più giovani che, gradualmente, iniziano a dare i loro frutti; è mio obiettivo, nelle righe che seguiranno, ripercorrere brevemente la storia e l’evoluzione di due startups nate in questo contesto e che negli ultimi anni hanno acquisito importanza e rilevanza nazionale e internazionale: IntendiMe e Bacfarm. 

IntendiMe è una startup che ha come mission migliorare la vita delle persone sorde e con problemi di udito, facendole sentire più indipendenti, libere e sicure, promuovendo valori di inclusione sociale, uguaglianza e accessibilità. Il cuore dell’attività di IntendiMe è il KitMe, dispositivo brevettato in grado di rilevare qualsiasi vibrazione dall’ambiente esterno, inviando in tempo reale una notifica direttamente sul polso della persona sorda. Le applicazioni di tale tecnologia sono numerose, ad esempio il KitMe è in grado di notificare la presenza di un qualsiasi tipo di allarme, è in grado di seguire e notificare i timer degli elettrodomestici, di captare il pianto di un bambino e di avvisare la persona sorda quando squilla il telefono. Nata nel 2015 durante la seconda edizione del Contamination Lab di Cagliari, IntendiMe ha subito registrato una serie di importanti traguardi, come la vittoria del Premio Nazionale per l’Innovazione, la più importante startups competition in Italia e il riconoscimento di numerosi premi. L’anno di svolta fu il 2019, con un aumento di capitale di 500 mila euro e l’ingresso nell’incubatore certificato di startups “ The Net Value “. Il risultato più importante, che ha conferito ad IntendiMe visibilità nazionale e internazionale, è l’ultimo round di finanziamento, concluso a Marzo 2020, con 2,3 milioni di euro provenienti dal fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer, destinati a finanziare la commercializzazione del KitMe. Per IntendiMe è solo l’inizio, ma la sua storia, che è già di successo, dimostra l’importanza della perseveranza e della costanza nel inseguire i propri obiettivi.

Un’altra startup sarda da mettere sotto la lente d’ingrandimento è sicuramente Bacfarm, nata anch’essa nel contesto del Contamination Lab dell’Università di Cagliari nel 2019. Bacfarm è detentrice di un brevetto su una innovativa tecnica di estrazione dei carotenoidi dai batteri. I carotenoidi, molecole altamente antiossidanti, hanno applicazioni in nutraceutica, mangimistica e nella cosmetica, ad oggi sono estratti con un dispendio energetico nettamente superiore rispetto a quello richiesto dalla tecnica di Bacfarm. In aggiunta, Bacfarm è l’unico player sul mercato dei carotenoidi in grado di estrarre la Deinoxantina, con elevatissimo potere antiossidante. In seguito alla vittoria del Contamination Lab di Cagliari e della StartCup Sardegna, che riunisce le migliori startups sarde, Bacfarm ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione nel 2019, confermando la validità e il grado di innovazione del progetto. A solo un anno dalla nascita del progetto, Bacfarm è stata selezionata dall’incubatore e acceleratore G-Factor, gestito da Fondazione Golinelli, come una delle migliori startup d’Italia in ambito life sciences, ricevendo un investimento di circa 200 mila euro. 

IntendiMe e Bacfarm sono la manifestazione di anni di investimenti in startups sul territorio regionale e, quasi con certezza, sono solo l’inizio di una serie di future startups di successo made in Sardinia. 

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