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Di Finance ed esperienze exchange con il Mentor Pietro Favale

di Team Editoriale | M4U

Pietro Favale, ha 31 anni e da circa tre anni fa parte di Mentors4u in qualità di Mentor. Lavora attualmente nella divisione Credit Solutions del Gruppo Prelios dove si occupa principalmente di ristrutturazione del debito di grandi aziende. La sua attività professionale è iniziata in Deloitte Financial Advisory a Milano, dove ha svolto per quasi sei anni il ruolo di financial advisor nell’ambito di operazioni di M&A. Inoltre, nel 2018 ha ottenuto la qualifica di Chartered Financial Analyst (CFA®). Il suo percorso universitario si è svolto presso l’Università Bocconi dove ha conseguito una laurea triennale in Economia e Finanza ed una magistrale in Amministrazione, Finanza e Controllo intervallati da esperienze di exchange all’estero. 
Con lui abbiamo parlato di finance, esperienze fuori dall’Italia e di come affrontare un colloquio.

Pietro, rispetto a quando hai iniziato l’università, se e come sono cambiate negli anni le tue prospettive lavorative? 
Sin dal periodo universitario sono sempre stato attratto dal settore della consulenza nell’ambito di operazioni di M&A. Tale attività, a fronte di un ingente impegno, è caratterizzata da una learning curve molto ripida nei primi anni e offre la possibilità di interfacciarsi con il top management di aziende e investitori. L’ingresso in Deloitte, favorito dagli studi universitari focalizzati su temi di corporate finance, mi ha permesso una crescita professionale molto veloce. Parallelamente, anche il mio team, tra il 2014 e il 2019 ha vissuto una crescita significativa culminata nella vittoria del premio “Corporate Finance Team of the Year” di Finance Community. Lo svolgimento di tale attività per un ciclo di quasi sei anni mi ha permesso di costruire un profilo solido dal punto di vista tecnico e versatile nelle più svariate tipologie di operazioni e settori.
Dopo la proficua esperienza lavorativa in Deloitte, mi trovo attualmente presso il team UTP Top & Large Files di Prelios, nato a fine 2019. In questa nuova sfida mi occupo di gestione di crediti con sottostante corporate e/o immobiliare principalmente tramite la negoziazione di accordi di ristrutturazione del debito. Questo segmento della finanza italiana è attualmente in rapida ascesa ed evoluzione sia a livello legislativo che a livello di operatori di mercato. Il Gruppo Prelios, di proprietà del fondo americano DK, ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni (CAGR Ricavi 2018-20: +54%) e si pone l’obiettivo di essere il principale consolidatore del settore. Il mio passaggio di carriera, guidato anche dalla voglia di mettermi in gioco in un nuovo settore, mi sta consentendo di mettere a frutto le competenze acquisite nel mondo della consulenza e al tempo stesso di apprenderne di nuove in ambito restructuring e turnaround. 
 
Perché consigli un’esperienza di studi all’estero? 
Un’esperienza di studi all’estero, preferibilmente abbinata a un periodo di lavoro, è diventata ormai un prerequisito di molti processi di selezione e rappresenta uno dei miei primi consigli ai Mentee con cui mi interfaccio. Questa, infatti, consente di consolidare le proprie skills linguistiche e rappresenta una chiara evidenza delle stesse all’interno del proprio CV. Inoltre, aspetto ancor più importante, un periodo di studi all’estero consente di aprirsi mentalmente verso colleghi di altre nazionalità, abilità chiave in contesti lavorativi internazionali. L’aspetto culturale diventa cruciale nelle interazioni lavorative con Paesi caratterizzati da tradizioni e usanze più lontane dalla nostra, penso al Giappone, area in cui ho svolto attività professionale in passato. Last but not least, un periodo all’estero consente di espandere il proprio network al di fuori dei confini nazionali, tali contatti sono preziosi e vanno custoditi e coltivati nel tempo, rappresentando un plus in ambito personale e lavorativo.
 
Quali sono le cose da sapere e le nozioni da imparare per lavorare in finanza? 
Il mondo della finanza è un settore ampio e caratterizzato da elevati livelli di specializzazione. Per potervi operare occorre partire dalle skills tecniche acquisite tra i banchi universitari e incrementarle con esperienza, soft skills e capacità relazionali. Entrando nello specifico, l’attività transazionale di natura M&A o Restructuring, richiede solide nozioni di corporate finance (e.g. analisi di bilancio, valutazione d’azienda, predisposizione e analisi di piani industriali) a cui vanno abbinate conoscenze di natura legale (e.g. diritto societario, legge fallimentare) e fiscale. A queste conoscenze è fondamentale abbinare l’esperienza sul campo, che è quanto più di successo se basata su: (i) un’attitudine focalizzata al raggiungimento del risultato finale, (ii) capacità di project management, (iii) capacità relazionali utili al coordinamento dei vari attori coinvolti nel deal (e.g. esperti tax, legal, ambientale, etc.), (iv) capacità di problem solving. Tali competenze consentono ad un professional del settore di avanzare con successo fino a livelli intermedi di carriera, le fasi successive di crescita professionale diventano poi strettamente correlate a capacità commerciali, networking, e reputation/track record che si consolidano solitamente dopo i primi dieci anni di carriera.
 
Come prepararsi ad un colloquio in maniera efficace? E come reagire qualora non avesse l’esito desiderato?
In primo luogo, è importante studiare quanto più in dettaglio la propria controparte, sia l’azienda che gli intervistatori utilizzando le fonti pubbliche a propria disposizione. Successivamente, occorre cercare di comprendere quali siano i punti di forza dell’azienda in questione, cosa la differenzia dai propri competitor, qual è la strategia in corso e i trend nel mercato di riferimento. Un ulteriore aspetto riguarda il fit con la cultura aziendale, che è bene indagare anche tramite una chiacchiera informale con conoscenti o contatti indiretti, magari raggiunti tramite LinkedIn. Da non sottovalutare la conoscenza del team specifico a cui si fa application, del quale è bene conoscere le operazioni o i progetti più importanti svolti, a riprova del vostro specifico interesse verso tale realtà. A tali informazioni è fondamentale abbinare: (i) una solida preparazione sulle domande tecniche attingendo alle guide di preparazione specifiche per l’area di interesse e (ii) una buona dose di pratica con colleghi e/o il proprio Mentor (in particolare per colloqui in consulenza strategica). 
Qualora il colloquio non avesse l’esito desiderato, è bene considerare tale esperienza in ottica costruttiva provando a richiedere un feedback strutturato e prepararsi al meglio per i successivi colloqui cercando di stressare maggiormente i propri punti di forza, mitigando le aree di debolezza emerse. 
 
Qual è il consiglio che hai ricevuto quando stavi per iniziare a lavorare e che vorresti dare anche alle/ai nostre/i Mentee?
Uno dei consigli che ho ricevuto e che vorrei dare ai nostri Mentee che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro è di domandarsi sempre se l’attività svolta stia creando del valore aggiunto per il team e per il proprio cliente finale, è bene inoltre domandarsi sempre la finalità di un certo task al fine di eseguirlo non perdendo mai di vista il contesto complessivo di riferimento. In parallelo, un altro consiglio è quello di dedicare ogni giorno una piccola porzione del proprio tempo ad attività di networking all’interno e/o all’esterno della propria organizzazione: il vostro network rappresenterà un vantaggio competitivo nel proseguo della vostra carriera. Infine, suggerisco il seguente Ted Talk Carla Harris: How to find the person who can help you get ahead at work | TED Talk : dal mio punto di vista i suggerimenti di Carla Harris sono uno spunto prezioso e concreto per chiunque inizi a lavorare, in particolare nel settore finanziario.

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