A distanza di sei anni, dopo aver cominciato la mia carriera in consulenza e finanza a New York, aver lanciato una social enterprise chiamata GEA Project dedicata allo sviluppo di leadership e “give back” in paesi emergenti, ed aver conseguito un MBA a Wharton, vorrei evidenziare l’importanza di questo spirito di supporto collettivo prendendo spunto da alcune delle mie esperienze più significative.
Nel 2015, poco dopo la mia laurea in economia dalla Boston University, ho fondato una social enterprise chiamata GEA Project (www.geaproject.org). La motivazione dietro questa scelta era di voler fornire opportunità di crescita a studenti in aree svantaggiate del mondo e creare, attraverso i nostri workshop per studenti, occasioni per giovani professionisti come me di sviluppare quei fondamentali leadership skills che non sempre si apprendono a scuola o a lavoro. Parlo di soft skills come, ad esempio, emotional intelligence, empatia, e decision making in circostanze difficili. Dalla sua fondazione, il GEA Project ha consentito ad oltre cento giovani professionisti da Stati Uniti ed Europa di partecipare alle nostre esperienze di give back e leadership development, avvantaggiando oltre 1300 studenti in India, Indonesia, Thailandia, Bangladesh, Kenya, Botswana, Sud Africa, e Colombia.
Proprio per quest’ultimo Paese il network di Mentors4u è stato fondamentale. Grazie ad un intro del fondatore di Mentors4u Dimitrios Tzivelis, lo scorso ottobre ho avuto l’occasione di incontrare la coordinatrice di Mentors4u Colombia, anche lei una delegata come me al summit One Young World di Londra. Da questo primo incontro è nata una collaborazione tra Mentors4u Colombia ed il GEA Project che ha consentito, come prima iniziativa, di offrire un programma estivo di leadership development (virtuale, a causa del COVID-19). Un gruppo selezionato di oltre 50 Mentee colombiani ha beneficiato dell’impegno di oltre venti giovani professionisti ed MBA da Stati Uniti e Gran Bretagna. L’impatto sugli studenti è stato straordinario. Altrettanto importante è stato il networking tra i nostri giovani professionisti; in passato molti di questi rapporti si sono trasformati in opportunità per facilitare progressioni professionali di diverso tipo. Questo è solo un piccolo esempio dell'impatto a catena che, spesso imprevedibilmente, lo spirito di supporto collettivo può generare per Mentee e Mentor.
Per concludere, la Mentorship è, nella maggior parte dei casi, fatta di semplici gesti. Una risposta ad una mail, una breve chiacchierata al telefono, o un caffè possono tuttavia generare un grande ritorno personale e collettivo. È con questo spirito appassionato che spero molti di noi giovani professionisti continueremo la nostra crescita.
Nel 2015, poco dopo la mia laurea in economia dalla Boston University, ho fondato una social enterprise chiamata GEA Project (www.geaproject.org). La motivazione dietro questa scelta era di voler fornire opportunità di crescita a studenti in aree svantaggiate del mondo e creare, attraverso i nostri workshop per studenti, occasioni per giovani professionisti come me di sviluppare quei fondamentali leadership skills che non sempre si apprendono a scuola o a lavoro. Parlo di soft skills come, ad esempio, emotional intelligence, empatia, e decision making in circostanze difficili. Dalla sua fondazione, il GEA Project ha consentito ad oltre cento giovani professionisti da Stati Uniti ed Europa di partecipare alle nostre esperienze di give back e leadership development, avvantaggiando oltre 1300 studenti in India, Indonesia, Thailandia, Bangladesh, Kenya, Botswana, Sud Africa, e Colombia.
Proprio per quest’ultimo Paese il network di Mentors4u è stato fondamentale. Grazie ad un intro del fondatore di Mentors4u Dimitrios Tzivelis, lo scorso ottobre ho avuto l’occasione di incontrare la coordinatrice di Mentors4u Colombia, anche lei una delegata come me al summit One Young World di Londra. Da questo primo incontro è nata una collaborazione tra Mentors4u Colombia ed il GEA Project che ha consentito, come prima iniziativa, di offrire un programma estivo di leadership development (virtuale, a causa del COVID-19). Un gruppo selezionato di oltre 50 Mentee colombiani ha beneficiato dell’impegno di oltre venti giovani professionisti ed MBA da Stati Uniti e Gran Bretagna. L’impatto sugli studenti è stato straordinario. Altrettanto importante è stato il networking tra i nostri giovani professionisti; in passato molti di questi rapporti si sono trasformati in opportunità per facilitare progressioni professionali di diverso tipo. Questo è solo un piccolo esempio dell'impatto a catena che, spesso imprevedibilmente, lo spirito di supporto collettivo può generare per Mentee e Mentor.
Per concludere, la Mentorship è, nella maggior parte dei casi, fatta di semplici gesti. Una risposta ad una mail, una breve chiacchierata al telefono, o un caffè possono tuttavia generare un grande ritorno personale e collettivo. È con questo spirito appassionato che spero molti di noi giovani professionisti continueremo la nostra crescita.
