In quest'articolo è mio obiettivo analizzare brevemente la nascita e crescita del patrimonio di Bezos, che lo ha portato a stabilire il record di patrimonio individuale più alto mai registrato da Forbes, con quasi 200 miliardi di dollari USA.
Prima di iniziare la carriera imprenditoriale con Amazon.com, Bezos ha lavorato in una startup di telecomunicazioni, raggiungendo il ruolo di Direttore del customer service, entrando in seguito nel settore bancario, divenendo Vicepresidente di un hedge fund a soli 30 anni.
Ciò che diede una spinta alla carriera di Bezos furono sicuramente i libri e la visione geniale di creare il primo negozio online su cui venderli. Con un investimento iniziale di circa 300.000,00 dollari USA, nel 1993 Bezos creò Amazon.com, una piattaforma rivoluzionaria che, come lo stesso Bezos sostenne dinanzi ai suoi finanziatori, aveva il 70% di probabilità di fallire.
Dopo soli 3 anni, Amazon.com divenne pubblica, ma non riscosse grande approvazione dagli investitori di Wall Street, scettici sul successo di un negozio online di libri fondato in un garage e in competizione con colossi del settore come Barnes & Noble, anch'essi in procinto di creare il loro personale e-commerce.
Beh, gli scettici si sbagliarono; basti pensare che oggi Amazon fattura circa 80 volte il fatturato di Barnes & Noble (che si attesta intorno ai 3,5 miliardi di dollari USA).
Un anno dopo la IPO di Amazon, Bezos fa il suo ingresso nelle classifiche di Forbes, rientrando, essendo in possesso del 40% delle azioni Amazon per un valore di circa 1,6 miliardi di dollari, nei 400 statunitensi più ricchi. Dal 1998 in poi, cavalcanti l'onda del .com, il patrimonio di Bezos continuò a crescere esponenzialmente.
Il 1999 è un anno fondamentale nella storia di Amazon e di Bezos: il marketplace si estese oltre i libri, includendo materiale per la casa, softwares, videogames e piccoli accessori; il patrimonio di Bezos si quadruplicò, raggiungendo il valore di quasi 8 miliardi di dollari USA. Tuttavia, la crescita esponenziale di Amazon non bastò a placare le critiche e gli scetticismi: un'analista di Lehman Brothers predisse addirittura che Amazon avrebbe esaurito la sua liquidità entro il 2001; il 2000 fu infatti un anno complicato per le finanze della nuova piattaforma e-commerce, che registrò una riduzione del valore delle azioni Amazon di oltre il 70%, con il patrimonio del suo fondatore ridotto a " soli " 5 miliardi di dollari. Un risultato ancora più drastico avvenne nel 2001, anno in cui le disponibilità finanziarie di Bezos registrarono il punto più basso da quando entrò nelle classifiche Forbes: 1,5 miliardi di dollari USA.
Due anni consecutivi in perdita non placarono la visione e l'entusiasmo del visionario, che iniziò a diversificare con successo i suoi investimenti: prima con la fondazione di Blue Origins, inserendosi nel mercato di nicchia aerospaziale e con la vision di rendere le missioni spaziali maggiormente accessibili, e in seguito, nel 2013, con l'acquisizione del Washington Post, in contemporanea all'espansione di Amazon.com nei mercati europei e asiatici.
Una strategia di diversificazione che si rivelò vincente e portò Bezos a raddoppiare il suo patrimonio dal 2017 al 2018, divenendo la prima persona nella storia delle rilevazioni Forbes a superare il patrimonio di 100 miliardi di dollari.
Ad oggi, il patrimonio di Jeff Bezos sfiora i 200 miliardi di dollari USA e le rendite di Amazon sono in continua crescita; in altri termini, chi ha investito in Amazon a Gennaio 2020, prima dell'emergenza pandemia, avrebbe oggi un profitto superiore al 70%.
È importante evidenziare che non mancano le critiche, focalizzate principalmente sulle condizioni di lavoro dei gradini più bassi della catena Amazon, ma non si può negare la genialità di Jeff Bezos nel comprendere la direzione che avrebbe preso il futuro e le infinite potenzialità del e-commerce. E i numeri parlano a suo favore.