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Passioni e Sport: Perché coltivarle è importante per il tuo futuro

di Camilla Presutti | Volontaria Progetto Superiori M4U

Il passaggio dal liceo alla vita universitaria o lavorativa rappresenta una fase cruciale nella vita di ogni giovane. Con l’intensificarsi degli impegni e delle responsabilità, spesso si tende a trascurare attività come sport e passioni personali. Tuttavia, queste pratiche non dovrebbero essere abbandonate, poiché giocano un ruolo fondamentale per il benessere fisico, mentale e sociale, oltre a rappresentare una leva importante per la crescita personale e professionale.

Dal punto di vista psico-fisico, praticare sport e coltivare passioni creative aiuta a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato. L’attività fisica, ad esempio, migliora la salute cardiovascolare, riduce il rischio di malattie croniche e favorisce una gestione efficace dello stress. Secondo un articolo di Harvard Business Review, le persone che praticano sport regolarmente mostrano maggiore produttività sul lavoro e capacità di gestire lo stress. Sport e passioni creative contribuiscono anche a rafforzare la resilienza e la concentrazione, qualità indispensabili per affrontare le sfide della vita quotidiana.

Anche le passioni non sportive apportano benefici significativi. Secondo la Society for Human Resource Management (SHRM), attività extracurriculari come il volontariato, l’arte o la musica sviluppano competenze trasversali quali problem-solving, creatività e spirito di squadra, caratteristiche molto apprezzate dai datori di lavoro. Tuttavia, solo il 13,4% degli studenti riconosce l’importanza di queste attività nel distinguersi nel mercato del lavoro, sottovalutandone il potenziale impatto.

In ambito professionale, le aziende cercano sempre più candidati che dimostrino un equilibrio tra vita privata e lavorativa e che sappiano bilanciare la vita privata e lavorativa e che abbiano storie personali significative da raccontare. Come evidenziato da un report di McKinsey, la capacità di bilanciare impegni e passioni è associata a una migliore resilienza e integrazione nei team aziendali. Un candidato che pratica sport o mantiene vive le proprie passioni personali viene percepito come equilibrato, disciplinato e capace di stabilire obiettivi chiari. 

Oltre ai benefici personali e lavorativi, coltivare passioni e sport promuove la socialità. Queste attività offrono l’opportunità di costruire reti di relazioni al di fuori del contesto quotidiano, sviluppare un senso di appartenenza e comunità e ampliare il proprio network personale e professionale.

Un esempio significativo è la storia di Richard Branson, fondatore del Virgin Group, che ha integrato il suo amore per l’avventura e lo sport nella sua vita professionale, utilizzando queste esperienze per ispirare una cultura aziendale caratterizzata da audacia, spirito di squadra e resilienza. In un’intervista con Forbes, ha dichiarato: “Il tempo che dedico alle mie passioni, come la vela e il kitesurf, mi dà la carica per affrontare le sfide del lavoro. Mi insegnano pazienza, perseveranza e creatività, qualità che applico anche in azienda.”  

Secondo un ulteriore studio di Forbes, le persone che coltivano interessi fuori dal lavoro riportano livelli più alti di soddisfazione lavorativa e un miglior equilibrio tra vita privata e professionale. Questi elementi migliorano anche creatività e produttività, competenze cruciali in un mondo del lavoro sempre più competitivo.

In conclusione, coltivare passioni e praticare sport non è solo un passatempo, ma una strategia per costruire una vita equilibrata, appagante e di successo, capace di unire realizzazione personale e professionale.


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