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L'intervista a Giada Zhang: CEO di Mulan Group e ForbesU30

di Francesco Perniciaro Spatrisano | Team Editoriale M4U

Ogni anno la rivista internazionale Forbes stila la lista dei Forbes Under 30, un elenco di giovani professionisti che hanno brillato nei loro rispettivi contesti. Dopo essere stata inclusa nella prestigiosa edizione italiana per la categoria Food & Drink, Giada Zhang, Mentee di Mentors4u, ha deciso di aprirsi al team editoriale per raccontarci la ricetta del suo successo. Nonostante la giovane età, Giada vanta numerose attività accademiche e professionali. Dopo aver completato il suo percorso di studi presso l’Università Bocconi con percorsi di studio all’estero presso la Esade di Barcellona e la Fudan di Shangai, Giada si incammina in un percorso professionale variegato, accumulando esperienza in investment banking e consulenza, sia in Italia che all’estero. Nel 2018, Giada dice addio al mondo corporate per abbracciare l’impresa di famiglia, Mulan Group, della quale diventa AD

Vita da imprenditrice e quotidianità, come bilanci i due mondi? 
Tutti puntiamo al raggiungimento del work-life balance. In molti casi, però, è difficile raggiungere una netta separazione tra ciò che è lavoro e ciò che è tempo libero. Se sei imprenditore, devi combinare la sfera lavorativa con hobby e passioni e cercando di trovare il punto in comune tra queste due sfere. Nel mio caso, il mio lavoro coincide con la mia passione di condividere la cultura del mio paese d’origine tramite la cucina. 
 
-Bisogna puntare a trovare qualcosa che sia la nostra passione
 
 
Varie esperienze all’estero: come credi ti abbia influenzato nel tuo percorso da giovane imprenditrice?
La mia esperienza sia lavorativa che accademica all’estero mi ha permesso di crescere. Molti italiani vanno all’estero seguendo una sorta di American dream, andando a vivere in contesti multiculturali ed emozionanti. Per me, l’esperienza all’estero è stata un momento di introspezione. Restituire alla mia comunità è un valore importante per me. Molte persone non si preoccupano da dove vengono. Io invece più volte ho cercato di capire quale fosse la mia identità. Essendo di origini cinesi, ma nata e cresciuta in Italia, più volte mi è stato chiesto se mi sentissi più italiana o più cinese.
 
-La nostra sfida più grande è far coincidere chi sei con il posto da dove vieni e quello in cui vuoi andare
 
 
Finiti gli studi lavori in molte corporate. Cosa ti porti da ciascuna di queste esperienze e come si rapportano con la tua vita da imprenditrice?
Quando lavori nel mondo corporate, specialmente da studenti universitari, ci sembra di essere arrivati al nostro obiettivo più grande, ma dobbiamo chiederci se ci accontentiamo di come funziona il mondo o se vogliamo lavorare per cambiarlo. 
Normalmente, in una grande azienda, è bene imparare i processi; fai parte di una grande macchina. Ma quando vai in una piccola azienda, impari la passione, impari i sogni. Impari a fare molte cose contemporaneamente.
 
- Non è l’azienda in cui vai, è il capo che segui. Un buon capo ti insegna in modo diverso
 
 
Mulan: nel 2018 ti inizi a dedicare full-time all’azienda. Come mai questa scelta?  Quali sono state le tue mosse?
L’azienda era già attiva nel 2007, mentre precedentemente era nel business della ristorazione. Ho deciso di strutturare un processo di innovazione. Innovare, per me, significa far leva su 3 fattori: 
  • Prodotto: Siamo passati dall’essere un produttore di cucina cinese al produrre una vasta gamma di prodotti asiatici (ad es. thai food). A Mulan cerchiamo di percepire le esigenze del consumatore. Al momento, i trend che stiamo notando maggiormente sono un ritorno a piatti fedeli alla tradizione asiatica e più healthy;
  • Canale: Mulan nasce come distributore per la grande distribuzione organizzata. L’innovazione di canale che stiamo vivendo è quella di diventare un’impresa omnichannel, attiva nell’Horeca, nel catering, nel retail e non per ultimo il B2C, con il primo e-commerce e delivery a domicilio di cucina asiatica in Italia;
  • Processo: La sfida dell’innovazione di processo nasce dal voler creare prodotti facilmente scalabili grazie a tecnologie dell’industria 4.0.
 
 
Mulan ha un approccio innovativo in una industry conservativa e tradizionale, come siete riusciti a trovare la vostra nicchia?
A Mulan abbiamo un team di Chef competenti che studiano i gusti e le preferenze dei consumatori italiani, cercando di trovare un punto di incontro tra l’autenticità delle ricette asiatiche e la qualità garantita dal Made in Italy. Le persone cercano una soluzione più sana e più fresca. Mulan punta a ridefinire il panorama del cibo così come McDonald’s fece cinquant’anni fa. Ma questa volta, invece di hamburger e patatine fritte, creiamo piatti nutrienti, freschi e fatti a mano, ai prezzi dei fast-food.
Il mercato del food è molto dinamico e nascono trend nuovi ogni giorno, dai superfood alle pokè box. Ma ci saranno sempre i classici intramontabili come una buona pasta al pomodoro e basilico o come i ravioli di carne e di gamberi cinesi. La soddisfazione più grande è quando vengo a scoprire che ci sono famiglie italiane che da quando conoscono i nostri prodotti Mulan, sono diventati parte della loro routine settimanale. Come per alcuni non mancherà mai il pane a tavola, per altri non mancheranno mai i piatti Mulan la domenica sera a cena in famiglia. 
Mulan nasce con l’idea di voler portare il cibo orientale autentico sulla tavola di tutti gli italiani da consumare dovunque. Vogliamo usare la ricetta delle nonne ma con la tecnologia dei nipoti. Oggi, la sfida di Mulan è quella di poter portare i nostri piatti autentici Made in Italy nella grande distribuzione non solo in tutto il territorio nazionale, ma anche internazionale. 
 
-Non c’è nulla di più buono che un piatto tradizionale orientale che si sposa con gli ingredienti italiani di alta qualità
 
 
Come vedi il legame tra mentorship e imprenditoria? Pensi che l’esperienza di Mentors4U ti abbia dato qualcosa in termini di crescita personale? 
Mentors4U mi ha aiutato molto a crescere professionalmente e credo molto nella loro mission. Personalmente credo molto nella filosofia del mentorship. Tre anni fa ho fondato Women in Finance, una community con circa 300 ragazze (Mentee) e dei Mentor per fare coaching e formazione nel mondo finanziario.
 
-Il segreto è aiutare coloro che vogliono avere successo. Aiutare i giovani. Aiutare i più piccoli. Perché i piccoli un giorno saranno grandi
 
 
Se dovessi dare un consiglio alla Giada più giovane, cosa le diresti?
Direi che in generale non importa il background che hai, che tu venga da inizi umili. Il livello o il brand non contano. Quello che è veramente importante è lo sforzo, lo spirito, la resistenza e la grinta; sono questi i fattori che determinano se riesci ad ottenere dei risultati o meno. 
Non lasciare che i tuoi umili inizi o circostanze sfavorevoli ti impediscano di perseguire opportunità. Il tuo livello di istruzione, il metodo di educazione o le risorse a portata di mano non contano affatto. Tutto ciò che è importante è quanto vuoi avere successo è la quantità di sforzo che metti dentro. Il tuo spirito, resistenza, grinta e forza d'animo determineranno se vinci o fallisci. 
 
-Quando inizi la tua azienda, pensa in grande!
 
 
Su Giada:
ForbesU30: https://forbes.it/2020/03/11/giada-zhang-la-guerriera-under-30-del-food-asiatico-in-italia/
TedxTalkhttps://www.youtube.com/watch?v=I5yD-u4SgWw
Women in Financehttp://bocconi-wif.com/
Mulan Grouphttps://mulangroup.it/en/
 

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