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LET'S TALK ABOUT...CAREER DEVELOPMENT @ MENTORS4U

di Beatrice Lo Dico e Francesco Giallombardo Mentee | di Mentors4u

Giorno 23 febbraio 2021 nell’ambito degli incontri “Let’s Talk About Career Development” organizzati da Mentors4u, i Mentee si sono confrontati con due grandi professionisti: la Dott.ssa Laura Micciché ed il Dott. Alberto Ferrarotto, rispettivamente Human Resources Business Partner in Lazard e Head of Development & Corporate Transformation in Automobili Lamborghini S.p.A.

Quali sono i percorsi accademici e professionali dei nostri ospiti?
La Dott.ssa Laura Miccichè dopo aver conseguito una laurea in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Palermo, di cui ci racconta fondamentale è stata un’esperienza Erasmus in Olanda, entra nel mondo della consulenza strategica per poi fare un’esperienza in ambito M&A che la porterà ad affinare le skill tecniche che la catapulteranno nel 2006, grazie alla sua tenacia, in Lazard dove oggi ricopre il ruolo di HRBP.
Il Dott. Alberto Ferrarotto consegue una laurea in Economia all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e fa il suo ingresso lavorativo nel mondo corporate, per proseguire nel mondo HR. Un’esperienza che ha comunicato ai Mentee l’importanza delle sliding doors come fonte straordinaria di opportunità di carriera. 
 
Subito dopo un excursus sulle loro carriere professionali è seguito un botta e risposta pieno di spunti di cui riportiamo i passaggi fondamentali.
In base a quali criteri si sceglie il primo impiego (e i successivi)? In modo casuale o seguendo determinati criteri? 
Laura ha affermato che non c’è una risposta giusta, ogni caso è a sé stante. Ci sono però alcuni aspetti che è sempre importante considerare quando si decide di mandare una candidatura. Bisogna ricordare che non sono solo i candidati ad essere scelti dai recruiter, ma loro stessi devono scegliere cosa voler fare nella vita e se l’azienda è un buon fit con le loro caratteristiche, ed attenzionare l’aspetto personale. Questo è riferito all’ambiente aziendale ed alla relativa cultura e traspare durante le interviste, ma anche tramite la comunicazione aziendale. In seguito, dal punto di vista strettamente individuale, il candidato dovrebbe comprendere effettivamente quali sono i valori in cui si rispecchia e se questi sono allineati a quelli dell’azienda. Soltanto in caso positivo è bene che la candidatura sia inviata! 
 
Un tema cruciale è stato affrontato partendo dal quesito seguente: scelto un settore e un mestiere ben specifici è finita lì? 
Alberto e Laura sono stati chiari: assolutamente no! Per loro, ogni percorso dipende dai propri obiettivi di carriera e di vita, oltre che dalle proprie passioni e aspirazioni. Ogni esperienza lavorativa costituisce una parte della carriera, e se comunicata nel modo giusto può aprire qualunque altra strada. 
In particolare, Laura ha sottolineato come le nuove generazioni hanno particolare voglia di cambiare sempre più spesso. Alberto ha evidenziato quanto le professioni a carattere gestionale consentono, durante il percorso lavorativo, un trasferimento di competenze in altri settori che è più agevole rispetto a quelle a carattere più tecnico. Anche il settore gioca un ruolo fondamentale, per esempio le realtà della consulenza offrono sicuramente delle opportunità di crescita elevate e spesso non raggiungibili tramite un percorso nel mondo corporate. 
 
Ma chi bisogna ascoltare per fare la scelta giusta? 
A questo proposito Alberto ha confermato quanto il colloquio sia un momento di contatto reciproco molto importante. Per tale motivo è fondamentale fare molte domande e chiarire ogni dubbio o curiosità relativi a cosa ci interessa sapere dell’azienda. Secondo gli ospiti, la conoscenza della cultura e del linguaggio adottato all’interno di un’organizzazione deve essere parte della scelta, anche quali opportunità di apprendimento sono offerte al candidato, sia nel breve che nel lungo termine (graduate program, job rotation, esperienza all’estero etc.). Inoltre, Laura consiglia come ascoltare più persone possibili possa essere una fonte di informazioni e prospettive molto utile, includendo anche ex dipendenti, amici che conoscono la realtà, e sfruttando anche i social media e i siti aziendali. Anche l’ambiente universitario offre molte opportunità per orientare le proprie scelte di carriera, tra queste gli incontri con aziende ed i business game organizzati. Laura ha spronato i Mentee ad approfittare di tutti i momenti che le università offrono per mettersi in gioco sin dall’inizio e sfruttare il contatto personale come momento di confronto con chi vive determinate realtà aziendali.
 
Infine, sono state numerose le domande da parte dei partecipanti a proposito del recruitment. Cosa guardano i recruiter quando valutano un profilo? 
A detta di Alberto guardano il profilo nel suo complesso, non solo la formazione tecnica, ma anche le cosiddette soft skill, si cerca quanto quella persona è stata intraprendente e le esperienze che ha fatto; gran parte dei colloqui ruota sulle curiosità, sulle esperienze extracurriculari. 
Laura ha rafforzato il concetto aggiungendo che sono proprio queste le esperienze che danno una lettura completamente diversa dei contenuti e del candidato, siano esse lavorative (anche di ambiti diversi) oppure sportive.  
Concludendo, grazie a questo incontro, i Mentee hanno conosciuto storie professionali di successo, da cui hanno tratto numerosi spunti interessanti. Gli ospiti hanno sottolineato l’importanza di costanza, tenacia e curiosità, senza mai smettere di seguire le proprie passioni ed inclinazioni.
Grazie ad entrambi ed a Mentors4u per queste grandi opportunità di confronto date ai Mentee. Insights fondamentali al supporto di scelte consapevoli e ponderate in ambito professionale, grandissimo valore aggiunto per noi Mentee.

p.s. giorno 22 marzo riaprono le candidature per la nuova classe di Mentee, non lasciatevi scappare questa opportunità!
 
-Beatrice Lo Dico e Francesco Giallombardo, Mentee di Mentors4u

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