Essere volontaria del progetto Scuole Superiori dà l’opportunità di vivere ancora più attivamente lo spirito di Mentors4u, poiché si può aiutare i ragazzi delle scuole superiori a capire quali siano le opportunità che l’Università ha da offrire e dare loro la fiducia di poterle cogliere. Ciò che mi ha spinto a unirmi al team che si occupa di questo progetto è stato il desiderio di dare a ragazze e ragazzi un aiuto concreto nell’affrontare la scelta universitaria, dato l’impatto che questa scelta ha nell’esperienza di vita di ciascuno di noi.
Come è stato essere portavoce in prima persona del progetto nella tua ex scuola? Come hanno reagito ragazze e ragazzi all'iniziativa? Raccontaci la tua esperienza.
Essere portavoce del progetto nella mia scuola mi ha permesso di dare un contributo concreto alle mie e ai miei ex compagni del liceo che si trovano ad affrontare un’importante scelta senza tanti punti di riferimento a causa delle difficoltà di questo periodo. Le presentazioni di Mentors4u danno loro una nuova consapevolezza delle opportunità che ci sono nella nostra società, facendo riflettere su come riuscire a coglierle attraverso un percorso universitario arricchente. Le ragazze e i ragazzi hanno apprezzato i contenuti presentati da noi speaker e hanno partecipato attivamente ai momenti di intervento creati attraverso sondaggi e Q&A online.
Considerata la tua esperienza, quali sono state le domande più ricorrenti poste da studentesse e studenti?
Le domande poste sono state molto variegate, spesso frutto della curiosità sorta attraverso qualche esperienza raccontata da noi speaker. C’è stato un grande interesse per il percorso di economia e management, e per il tipo di università in cui è offerto, siano esse pubbliche, private o scuole di eccellenza. Altre domande molto significative sono state quelle riguardanti il lato più personale dell’esperienza universitaria: come ci si adatta allo stile dello studio universitario e come ci si è sentiti allontanandosi dalla propria famiglia.
Cosa possono fare, secondo te, chi frequenta l’Università, professioniste e professionisti per le/i giovanissimi? Come coinvolgerli e motivarli a delle scelte consapevoli per il loro futuro?
Come volontarie e volontari del progetto Scuole Superiori possiamo dare un grande contributo non solo condividendo la nostra esperienza, ma anche sensibilizzando ragazze e ragazzi a tematiche che a quell’età si tengono poco in considerazione, come ad esempio le tendenze economiche e tecnologiche in cui possono trovare opportunità di carriera. Altro punto importante è poi far sorgere la motivazione a diventare autori del proprio futuro, stimolandoli a scoprire sé stessi e a sviluppare i loro interessi in modo da trovare la strada che li porti a una decisione più consapevole. È importante evidenziare l’impatto di tale scelta, senza però dare l’idea che sia una strada definitiva e irreversibile.
Oggi il divario tra percentuale di ragazze laureate in facoltà STEM e di ragazzi laureati STEM è sempre molto ampio. Secondo te come si può promuovere una diversità in termini di percorso fin dalle scuole superiori?
Il divario tra ragazze e ragazzi laureati in materie STEM è uno dei problemi più significativi del nostro sistema scolastico e universitario. La scuola superiore ha un ruolo importante nel promuovere la diversità di genere in tutti i campi per garantire pari opportunità a studenti e studentesse. Si dovrebbe avere un approccio più equo per entrambi i generi davanti alle diverse materie affrontate e promuovere esempi di parità in tutti i settori, specialmente nell’ambito STEM. Oltre a questo, è fondamentale capire le attitudini e gli interessi di studentesse e studenti per aiutarli a individuare il settore in cui sviluppare il proprio potenziale, indipendentemente dal fatto che sia un campo “maschile” o “femminile”.