Partirei da tre dati oggettivi che hanno caratterizzato il 2020:
- il Covid-19 non è stato uguale per tutta la popolazione mondiale, colpendo con più veemenza coloro che versano in condizioni di indigenza e mostrando il tema della iniqua distribuzione del benessere in tutta la sua rilevanza;
- il 46esimo presidente degli Stati Uniti è stato eletto promettendo fra l’altro il rientro del Paese negli Accordi di Parigi nel secondo anno più caldo negli ultimi 141 anni;
- il combinato disposto di questi elementi e un percorso di crescita nella sensibilità degli investitori, iniziato da ormai un decennio, hanno contribuito a fare del 2020 l’anno in cui gli investimenti ESG sono diventati mainstream con asset in fondi sostenibili che hanno raggiunto un record di quasi 1,7 trilioni di dollari, in crescita del 50% rispetto all’anno precedente.
Oggi per studentesse e studenti è fondamentale avere cura di crearsi un portfolio di competenze ESG, maturare esperienze nel campo? Come, così giovani, è possibile costruire tale portfolio?
Come giustamente accennavi si tratta di una nuova normalità di cui ognuno di noi deve prendere coscienza. Per chi oggi si sta formando, è particolarmente importante comprendere le sfide professionali dei prossimi anni in questo nuovo contesto. Solide competenze di base, una lettura attenta dell’attualità, l’individuazione di figure chiave – imprese, associazioni e professionisti con i quali iniziare ad interagire sin dagli anni della propria formazione – e buoni esempi cui ispirarsi nella transizione ad un mondo sostenibile per tutti, sono a mio avviso gli elementi chiave per preparare l’ingresso nel mondo del lavoro.
Dedicato alla sostenibilità, come ENEL Foundation avete avviato il progetto Mind the Gaps: di cosa si tratta nello specifico? Qual è il suo obiettivo?
Un futuro sostenibile per tutti poggia sulla visione e sulle competenze di coloro che oggi si formano nelle nostre scuole. Con il Progetto Mind the Gaps vogliamo condividere gli elementi essenziali del futuro prossimo: equa distribuzione del benessere, cambiamento climatico, nuove tecnologie e transizione energetica. Elementi questi che influenzeranno anche il mondo del lavoro/dei lavori, schiudendo nuove opportunità professionali per chiunque, da chi fa o vorrebbe fare l’avvocato o lavorare in banca, dagli architetti agli ingegneri.
E proprio dagli Ingegneri abbiamo iniziato nella prima edizione di Mind the Gaps - con i colleghi di Enel X ed EnSiEL - condividendo con studenti e docenti i vantaggi per il sistema Italia e le nuove opportunità professionali della transizione energetica.
Il prossimo 4 ottobre, in modalità online, Mind The Gaps, con te come speaker protagonista, coinvolgerà anche Mentors4u, la nostra Community di Mentor, Mentee ed Alumn*, ma anche amiche e amici che inviteremo a far partecipare: perché consigli di prendere parte all’evento? In che modo l’iniziativa è di aiuto tanto a chi si sta per affacciare nel mondo del lavoro quanto a chi già sta lavorando?
Mind the Gaps vuole offrire alle/ai partecipanti l’occasione per guardare al nostro mondo, alla nostra quotidianità, alla nostra formazione da una nuova prospettiva. Un’occasione per entrare nel New Normal con tutta l’attenzione del caso comprendendone i rischi e sapendone cogliere le opportunità a partire dalle prime scelte professionali.
Sei nostro Mentor da tanto tempo: qual è il consiglio-mantra da non dimenticarsi mai in ogni fase del percorso professionale?
Come diceva il mio conterraneo Franco Battiato in una sua canzone: leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato... – e aggiungerei io – impegnandosi a tracciare nuove strade.