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Upskilling & Reskilling: come affrontare la trasformazione che stiamo vivendo? Intervista ad Andrea Bertelè, Partner @ McKinsey & Company

di Team Editoriale | M4U

Partner nell’Ufficio di Milano, Andrea Bertelè da oltre otto anni focalizza la sua attività sugli ambiti per lui più appassionanti, le infrastrutture e la mobilità, aiutando le principali aziende italiane e internazionali – principalmente operatori ferroviari, autostradali e del trasporto pubblico locale – ad affrontare i temi più rilevanti e attuali degli ultimi anni, tra i quali la digitalizzazione, la sostenibilità, la resilienza, la liberalizzazione e l’efficienza.
Nella sua attività di consulenza, Andrea ha guidato molteplici progetti concentrandosi su vari aspetti funzionali: dalla strategia aziendale all’ottimizzazione commerciale, dall’espansione internazionale al miglioramento di operations e procurement, dall’organizzazione al risk management.
Entrato in McKinsey nel 2010, nei primi anni del suo percorso professionale ha inoltre avuto l’opportunità di servire clienti anche in altri settori, costruendo e via via arricchendo il proprio bagaglio di esperienze anche nell’ambito del retail banking, con particolare attenzione ai programmi di sales excellence, facendo leva su advanced analytics e digitalizzazione.
Andrea si è laureato con lode in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano nel 2009, dopo aver maturato un’esperienza internazionale presso il KTH Royal Institute of Technology a Stoccolma. In seguito, nel 2013, ha conseguito un Master in Business Administration presso la IE Business School a Madrid.

Quando parliamo di upskilling e reskilling, cosa intendiamo?
Secondo le stime del nostro think tank McKinsey Global Institute, entro il 2030 il 14% della forza lavoro mondiale potrebbe dover cambiare occupazione o acquisire nuove competenze per effetto della trasformazione digitale e dell’automazione. In questo contesto rivestono un ruolo centrale i progetti di upskilling – finalizzati al perfezionamento delle competenze già maturate, in ottica di crescita professionale – e reskilling – orientati all’apprendimento di nuove competenze necessarie a svolgere un lavoro diverso.
 
Come garantite che le vostre persone abbiano il giusto bagaglio di competenze?
Uno dei capisaldi della continua crescita delle nostre persone è il quotidiano training on-the-job: al massimo ogni sei mesi si è chiamati a gestire progetti e contesti diversi. La tipica organizzazione “piramidale”, che vede le persone dedicate alla stessa attività per lungo tempo e che inevitabilmente limita le possibilità di apprendimento, in McKinsey è superata da un’attenta rotazione tra clienti, leadership e contenuti di progetto. Questo approccio consente di ampliare il bagaglio di conoscenze, competenze e network professionale delle nostre persone, favorendo così la capacità di adattamento a contesti diversi e sviluppando professionisti a 360°.
 
Come far sì che attitudini e passioni concorrano alla crescita professionale?
È sulla base delle inclinazioni e delle passioni personali che i nostri consulenti scelgono nel tempo il proprio percorso professionale. Fin dai primi progetti sui quali vengono coinvolti, questi aspetti sono tenuti in grande considerazione dai team di Staffing e Professional Development che si occupano di supportarli nella loro crescita professionale.
 
In che modo McKinsey contribuisce all’aggiornamento delle competenze delle sue persone?

Attraverso una costante attività di training specifico in funzione della seniority: appena vengono assunte, le nostre persone partecipano a un percorso di onboarding che le porta via via a sviluppare diverse competenze, tra cui problem solving, imprenditorialità, presentation skill, gestione di team e progetti multidisciplinari, coaching. I training si svolgono principalmente a livello internazionale, con faculty costituite da Partner McKinsey e docenti esterni esperti delle tematiche trattate. Oltre alle sessioni di training, il nostro modello prevede interessanti opportunità di scambio, che permettono ai nostri Business Analyst di lavorare in sedi McKinsey in tutto il mondo, ma anche il supporto della Firm per coloro che desiderano svolgere un prestigioso MBA internazionale o un PHD.
 
Quali sono gli step fondamentali che un’azienda deve compiere per avere successo, essere al passo con i tempi, rinnovare la propria strategia e avere un team adeguatamente aggiornato?
In McKinsey crediamo che la crescita professionale e un approccio basato sull’apprendimento sul campo siano asset fondamentali per il successo di un’organizzazione. Per questo la Firm investe 200 milioni di dollari all’anno in formazione, per un totale di 115mila giorni di training ogni anno dedicati ai nostri consulenti. Tali investimenti sono in linea con la nostra doppia mission: generare un impatto distintivo per i nostri clienti e garantire una crescita professionale continua dei talenti.

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