Tra le note positive da segnalare anche la collaborazione avviata con Global Shapers (World Economic Forum) che ha visto alcuni dei loro membri partecipare alle presentazioni come Junior Mentor con un apporto preziosissimo soprattutto in termini di varietà del percorso accademico.Desideriamo che questo elemento si trasformi da debolezza a virtù del progetto e proprio per questo dall’anno prossimo, con l’intento di diversificare la platea di volontari in termini di background, cercheremo di selezionare persone provenienti da ogni campo: medicina, ettere, ingegneria, psicologia, etc. in modo da essere sempre pronti a rispondere a qualsiasi quesito portando un’offerta che tocchi quante più possibili aree del sapere e relative scelte professionali.
Oltre alle attività strettamente legate alla nostra presenza nelle scuole, è importante segnalare anche che il lavoro svolto al di fuori per la promozione del progetto.
È stato infatti impostato un preciso piano editoriale, già avviato, per farci conoscere di più su social come Instagram e LinkedIn. L'obiettivo è raggiungere in maniera più efficace gli studenti e creare dei contenuti che soddisfino i loro dubbi e curiosità sui temi della scelta universitaria, in continuità con il supporto offerto nelle presentazioni. Paradossalmente, durante il corso di quest’anno c’è forse stata una maggiore difficoltà a raggiungere gli istituti rispetto al già complicato periodo 2020/21. Rispetto alle nostre sensazioni, ciò è stato dovuto oltre che all'ondata di contagi registrata in inverno, anche alla costante incertezza da parte dei professori di poter realizzare nuove iniziative, perché tutte le energie erano impiegate per assicurare agli studenti il servizio essenziale.
In conclusione, ci teniamo a ringraziare tutti i volontari che hanno preso parte all’inizativa. Creare consapevolezza negli studenti con l’obiettivo di supportarli in una delle scelte più importanti della loro vita è un compito non scontato, che richiede onestà intellettuale e senso critico nei confronti della propria storia, sottolineando errori e ostacoli affrontati nel percorso per entrare in empatia e trovare punti d’incontro.
Grazie quindi a tutti coloro che si sono messi in gioco. Speriamo che per questa esperienza l’ago della bilancia abbia peso (e penderà) verso il lato del piatto di ciò che si è ricevuto anziché di quello che si è dato.