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THE ARTIFICIAL HUMANISM: il report della Reunion 2024 di Fondazione NOVA a cura del Team Mentors4u

di Team Editoriale | M4U

Come bilanciare l’innovazione tecnologica per un nuovo paradigma di crescita? Con una lista di ospiti di eccezione abbiamo esplorato in che modo l’innovazione aziendale può trasformare le nostre organizzazioni, creando nuove opportunità di crescita, uguaglianza e successo.

È ricordando il decennale della nascita di Mentors4u e celebrando il 23mo anno dell’istituzione dell’incontro annuale che coinvolge associate ed associati di NOVA-MBA, che Ubaldo Messia – Board Member di Fondazione NOVA – il 26 giugno 2024 apre la seconda Reunion di Fondazione NOVA c/o gli IBM Studios di Milano, un pomeriggio dedicato all’Artificial Humanism, che vede sul palco esponenti di spicco dell’economia e della P.A. per approfondire il tema dell’impatto dell’innovazione tecnologia sulle persone e sul mondo del lavoro.

Ad affrontare l’argomento inizia Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e al Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano: rinnovando il patrocinio e portando i saluti di Palazzo Marino, sottolinea come l’obiettivo della giornata non sia quello solo di guardare al futuro ma prima di tutto di focalizzarsi sul presente, riflettendo su come la tecnologia venga fin da ora considerata dai vertici dell’amministrazione del capoluogo un prezioso strumento, utile a perseguire ai giorni d’oggi la missione innovativa e di accoglienza del Sant’Ambrogio patrono di Milano, creando ricchezza – non solo economica – colmando gap, rendendo la città più accogliente e smart, investendo sulla ricerca, sullo sviluppo e sul capitale, umano, finanziario e tecnologico. L’intelligenza artificiale, nella Milano delle 3.000 start up e dei 211 mila studenti universitari, è la soluzione per intercettare il cambiamento e promuoverlo.

Da un’ottica locale ad uno sguardo internazionale: con il contributo di James N. Hamilton (Deputy Consul for Political and Economic Affairs, U.S. Consultare General Milam), le riflessioni si aprono verso i confini extra UE, con uno sguardo globale a tutto tondo: l’AI sta impattando in ogni contente, in modo differente, ed in particolar modo sulla sfera economica e delle comunicazioni: è da considerarsi una sfida da trasformare in opportunità, da utilizzare con l’obiettivo comune condiviso di collaborare fra Stati alla costruzione di un futuro sostenibile di un mondo pacifico, prospero e democratico. 

Se Conte ed Hamilton ci ricordano il potenziale dell’innovazione per istituzioni e politica, Tommaso Stefani si chiede come guardare a questa trasformazione, risolvere i gap infrastrutturali che si frappongono, impedire che la tecnologia peggiori le disuguaglianze fuori e dentro il nostro Paese ed in cosa l’AI potrebbe aiutarci: tutti quesiti da affrontare secondo il Presidente di Fondazione NOVA partendo dal presupposto che sia necessario in primis partendo dalla formazione di talenti multidisciplinari, trasversali, che vengano sostenuti ed incentivati a mettersi in gioco, anche guardando a percorsi professionali non convenzionali, favorendone il merito e supportandoli con strumenti preziosi quali il Mentoring, una pratica culturalmente ancora non del tutto radicata nel nostro Paese ma che Fondazione NOVA con Mentors4u pratica da dieci anni, con una Community di oltre 5.000 persone.

Ed è proprio una studentessa di questa Community d’eccellenza, Francesca Baccillieri, Mentee di Mentors4u ma anche membro del team di quindici Volontarie e Volontari che hanno contributo alla realizzazione della giornata, a presentare il magnetico Enrico Zio (Scientific Director, Datrix; Full Professor) e la sua overview sulle potenzialità ed i rischi che ogni innovazione porta con sé: dal telefono, all’automobile fino all’intelligenza artificiale, nessuna novità che si inserisce nelle nostre vite è scevra di rischi sociali e per la sicurezza. È necessario conoscere, affrontare e limitare – anche attraverso una legislazione dedicata – questi rischi, affinché la tecnologia possa essere considerata un aiuto e non una fonte di pericolo: l’intelligenza artificiale è sì generativa, ma è l’uomo che la crea e la interpreta, che con attenzione e protezione, può applicarla in maniera performante in ambito sociale ed economico. Prima di salutarci con un incoraggiante e spensierato Hakuna Matata, il Professore ci ricorda che l’umanesimo di ogni innovazione – compreso quello dell’AI – è sempre uguale: un concetto filosofico che ha l’obiettivo di interpretare la tecnologia con valori e principi, perché il mondo grazie a lei migliori le sue condizioni, sociali ed ambientali, riducendo disuguaglianze e condizioni critiche.

È un altro membro di Fondazione NOVA, il Project Manager Davide Patruno, a introdurre i protagonisti del panel successivo al keynote del Prof. Zio: la moderatrice Stefania Peveraro (Editor in Chief, BeBeez) e gli speaker Enrico Mattiazzi (CEO & Co-Founder, Fiscozen), Daniele Panfilo (CEO & Founder, Aindo) e Federico Sforza (Co-Founder, Banca AideXa), tre founders che si sono slegati dalle logiche professionali tradizionali e sul palco degli IBM Studios hanno condiviso le loro storie – professionali ma anche personali – di innovazione, dalla quale emergono non solo le difficoltà in cui si sono imbattuti come la gestione del dato e le sue relative restrizioni o lo sviluppo di tool adeguati, ma soprattutto la centralità dei rapporti umani come fulcro attorno al quale la tecnologia applicata si deve muovere in ogni business.

Dalle mani dei tre imprenditori, il microfono passa alle mani degli investitori, Pietro Sella (CEO, Sella Group) e Carlotta Riganti (VC Investor, Balderton), presentati da Giulia Marghstaler (United Ventures) e moderati da Massimiliano Magrini (CEO & Founder, United Ventures) che con loro indaga l’importanza dell’investire in tecnologia, sul ruolo di accompagnamento del Venture Capital verso lo sviluppo economico e su come supportare lo spirito imprenditoriale, indagando sulle specificità locali, superando i propri bias ed oltre al ritorno economico saper guardare all’impatto positivo dei progetti sui quali si investe.

L’ultimo panel, dedicato all’’impatto dell’innovazione nelle aziende è introdotto da uno storico membro di NOVA-MBA, Gabriella Libonati e vede protagonisti, moderati da Irene Boni (CEO, Talent Garden), Lorenzo Cerulli (Senior Partner, Deloitte Italy), Vittorio Martinelli (CEO, Olympus Italiy) e Stefano Rebattoni (CEO, IBM Italy): un approfondimento su come le tecnologie sono percepite, influenzano e stanno rimodellando il tessuto aziendale e viceversa come le società possono adattarsi all’innovazione. 

A chiudere l’evento celebrativo di Fondazione NOVA – reso possibile dai Main Partner Deloitte e IBM, dagli Event Partner BeBeez e Talent Garden e con il contributo organizzativo del Team di Mentors4u e Vanzetta & Associati – è il suo Presidente, con i saluti e i ringraziamenti alla platea e a chi ha partecipato, contribuendo a fornire spunti di crescita e di ispirazione, nella speranza di ritrovarsi il prossimo anno per un nuovo appuntamento che possa essere di altrettanto impatto e riflessione.


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