Perché consiglieresti, a chi non lo è ancora, di diventare Mentee?
Penso che durante una fase della vita importante, come quella universitaria, non tutti gli studenti hanno la possibilità di avere un confronto costante con una “Guida” o in generale con qualcuno che abbia già superato le loro stesse difficoltà. Essere Mentee, vuol dire avere la possibilità di confrontarsi con una persona (Mentor) che ha già superato quegli ostacoli e questo può facilitare notevolmente il percorso universitario e può aiutare anche a comprendere meglio alcune dinamiche del mondo del lavoro (in quanto c’è la possibilità di confrontarsi con una persona che ricopre un ruolo lavorativo rilevante).
Quali sono le domande fondamentali da porre alla/al Mentor?
Per sfruttare a pieno questa opportunità, credo che sia necessario concentrarsi su due tipologie di domande: quelle “introspettive” e quelle “accademiche/professionali”. A mio avviso, le due aree sono strettamente connesse, perché solo se si ha una chiara consapevolezza di sé e dei propri obiettivi è possibile prendere decisioni che portano nella giusta direzione. Le domande introspettive aiutano a chiarire chi siamo e cosa vogliamo veramente, mentre quelle accademiche e professionali offrono indicazioni pratiche su come raggiungere i nostri obiettivi. Grazie al supporto di un Mentor come Matteo Grosso (professionista nel campo del Self Mastery), ho imparato ad esplorare entrambe le dimensioni, migliorando così il mio percorso di crescita.
Come superare un'eventuale timidezza al fine di relazionarsi al meglio con la propria figura Mentor senza temere di disturbare?
Inizialmente, credo che sia molto importante investire del tempo nella conoscenza reciproca. Il mio consiglio è quello di essere spontanei e sinceri sin da subito, senza aver paura di essere giudicati. Successivamente, a mio avviso è necessario definire con il Mentor come si svolgeranno le sessioni successive, come si può rimanere in contatto al di fuori di queste sessioni e con quale frequenza. In questo modo, le due parti saranno allineate e si riuscirà facilmente a superare questa paura iniziale.
In che modo M4U ti è/è stato utile nel tuo percorso?
Grazie a M4U, ho avuto modo di scoprire il Mentoring e di beneficiare di tutti gli effetti positivi che produce. Ho arricchito la mia esperienza partecipando anche a numerosi seminari e al progetto orientato alle Scuole superiori. Riassumerei l’utilità di M4U nel mio percorso in 3 parole: crescita, opportunità, networking.
Un tuo personale in bocca al lupo per la prossima classe di M4U?
Auguro alla prossima classe di M4U di sfruttare al massimo questa opportunità di crescita. Siate pronti a cambiare, se necessario, e a scoprire la vostra strada attraverso le numerose attività offerte. Il mentoring non è solo un percorso di apprendimento, ma anche una possibilità di evolversi, esplorare nuovi orizzonti e costruire relazioni che vi accompagneranno lungo il vostro cammino.