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“Approcciare il mondo del lavoro all’epoca del COVID”: il report di Martina

di Martina Davoli | Mentee di Mentors4u

Lo scorso 25 giugno ho partecipato, insieme ad una ottantina di altri mentee, al webinar dal titolo “Approcciare il mondo del lavoro all’epoca del COVID” organizzato con i Mentor di McKinsey & Company Federico Marafante e Gaia Zampaglione, rispettivamente Partner e Associate Partner della società di consulenza. L’obiettivo era approfondire l’impatto che il Coronavirus sta avendo ed avrà sul mondo del lavoro.

Fare parte di Mentors4u è sicuramente un privilegio, dato che ci vengono offerte numerose iniziative con persone di particolare rilievo, le quali mettono a disposizione il loro tempo per rendere noi Mentee più consapevoli delle nostre scelte e di cosa dobbiamo aspettarci una volta entrati nel mondo del lavoro.
In particolare, in un momento come questo pieno di incertezze e avversità, è lecito per noi alunni all’ultimo anno di università e non, avere dubbi riguardo l’attuale mercato del lavoro, le opportunità disponibili e il contesto in cui entreremo. E di questo si è trattato durante il seminario. In particolare, si è parlato di:
  • Smart working
  • Implicazioni per i nuovi talenti
  • Impatto sui diversi settori
 
Per approfondire i tre temi, entrambi i Mentor si sono forniti di ricerche effettuate da McKinsey nel mese di aprile, quindi nel pieno della crisi COVID in Italia. Federico Marafante, parlando di remote working, ha evidenziato come si possa suddividere la transizione in cinque fasi:
  1. Resolve. In una situazione di allarme generale, è stato essenziale fornire una soluzione immediata che potesse garantire continuità aziendale
  2. Resilience. Una volta adottato questo sistema, è stato necessario considerarlo parte della normalità
  3. Return. Nonostante il Coronavirus sia stato un pilota di smart working, le aziende dovranno comunque ritornare ai loro livelli di produzione pre-crisi, con la differenza che il telelavoro sarà parte integrante di ciò
  4. Reimagination. Uno shock di questo tipo ha portato e porterà tutte le aziende a ripensare il loro utilizzo della tecnologia
  5. Reform. Una tale crisi ha messo in luce quali siano le inefficienze e carenze a livello globale
 
Dagli studi risulta che il livello di produttività di un individuo percepito dai colleghi sia aumentato del 4%. Inoltre, anche ruoli customer facing sono riusciti a migliorare la soddisfazione dei clienti. Per questo, l’83% delle persone vorrà continuare a fare smartworking. Cade allora, il limite della località dell’azienda in sé, con una conseguente e probabile de-urbanizzazione; per esempio, Twitter ha già garantito la possibilità di totale smartworking a tutti i dipendenti per sempre. Si apre, quindi, un problema di dumping: un dipendente di una società londinese potrebbe, in realtà, essere pagato con uno stipendio allineato al livello del paese in cui vive. Inoltre, come verrà risolto il problema del visto lavorativo se l’individuo impiegato da una società americana in realtà non si sposterà mai dalla sua residenza in UE? Vi è chiaramente ancora una lacuna normativa, così come una necessità di garantire le migliori condizioni di lavoro anche a casa da parte delle aziende, fornendo, quindi, tutta la strumentazione necessaria e mezzi adeguati. 
 
Successivamente, la parola è passata a Gaia Zampaglione la quale ha ribadito l’importanza della creazione di un contatto con la cultura aziendale anche in altri modi, per stabilire, comunque, connessioni e legami forti con i colleghi. Sicuramente, sono molte le implicazioni per i neolaureati dato che, attualmente, l’on-boarding non può essere effettuato personalmente presso l’ufficio ma solo in modo virtuale e questo condiziona l’apprendimento e l’inclusione. Pertanto, è importante creare momenti di condivisione dei successi del team.
Infine, dalle ricerche è emerso che il COVID ha eroso la fiducia da parte degli investitori, soprattutto nei settori Oil & Gas, Travel & Logistics, Aerospace, Luxury. Dal lato consumer, invece, ci sarà, probabilmente, un reset della relazione prezzo-valore vista la riduzione del reddito e, per questo, i nuovi trend emergenti saranno: brand loyalty, sostenibilità e de-urbanizzazione.
 
La sessione si è conclusa con alcune domande da parte di noi Mentee e ciò ha provato la capacità di interazione anche senza la presenza fisica.
 
Per concludere, ancora grazie ai due Mentor di McKinsey Federico e Gaia per la preziosa partecipazione e al team di Mentor4u per l’organizzazione!

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