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Di consulenza, Mentoring e consigli per futuri Mentee e Mentor

di Team Editoriale | M4U

Il Mentor Riccardo Bottini lavora nel mondo della consulenza strategica da circa cinque anni. Ha lavorato per quasi tre anni in Value Partners, e alla fine del 2018 sono entrato in Roland Berger. Prima di entrare nel mondo della consulenza ha avuto una formazione abbastanza variegata, con una laurea triennale in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano e una laurea specialistica in international management in Bocconi. Tra studio e lavoro ha fatto diverse esperienze in paesi esteri, tra cui Spagna, Francia, Brasile, Portogallo e US.
Ci ha dato qualche consiglio utile per futur* Mentee ed aspirant* Consulenti.

Cosa consiglieresti a un neo Mentor di Mentors4u? Come suggeriresti di affrontare il primo contatto con il/la propri* Mentee? 
A un neo Mentor consiglio di instaurare un rapporto che sia il più diretto possibile con i propri Mentee, capendo quali possano essere gli interessi e i temi su cui il Mentee ha maggior bisogno di essere guidato. È inoltre fondamentale darsi degli obiettivi da raggiungere sia nel breve termine che nel medio/lungo termine, ed infine, ritengo sia fondamentale avere degli allineamenti coi Mentee molto frequenti, in modo da poter monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 
 
Prossimamente avvieremo il nuovo round di application per diventare Mentee di M4U: perché secondo te e in base alla tua esperienza personale/professionale, è importante avere un* Mentor? In che modo un* Mentor può fare la differenza?
Un* Mentor può rappresentare una figura di riferimento per i Mentee, che spesso possono trovarsi indecisi sul loro futuro una volta che si apprestano a chiudere il percorso universitario. Un* Mentor può dare sicuramente mettere a disposizione due vantaggi ai Mentee:
1) La propria esperienza nel mondo del lavoro ed i consigli di chi fino a pochi anni prima si trovava ad approcciarsi al mondo del lavoro così proprio come un Mentee si appresta a farlo.
2) Il network di conoscenze che il Mentor ha sviluppato nel corso degli anni, molto utili sicuramente in fase di application in azienda e colloquio.
 
Dopo una triennale in Ingegneria hai conseguito una magistrale in Bocconi: quali sono state al tempo le motivazioni con le quali hai scelto la laurea magistrale? Quali sono i plus di una doppia formazione (ingegneristica e economica)? Come ti hanno avvantaggiato?
La motivazione principale che mi ha portato a scegliere questo doppio percorso è stata quella di cercare di diversificare il più possibile il mio CV. Oggi sia il Politecnico di Milano che la Bocconi rappresentano due eccellenze Italiane, ma ancora poche persone affrontano questo percorso che per me ha il grande vantaggio di combinare le forti competenze analitiche con cui si viene formati al Politecnico con il grande orientamento al mondo del lavoro che offre la Bocconi. A posteriori devo dire che è stata una scelta che rifarei assolutamente, e che spesso ha anche suscitato la curiosità dei recruiter in fase di colloquio. 
 
Qual è stato il percorso che ti ha fatto approdare in Roland Berger? Qual è del tuo lavoro l’aspetto che preferisci e ti entusiasma maggiormente? Qual è invece quello che preferisci meno, rispetto anche alle attività che sei chiamato a svolgere?
Sono entrato in Roland Berger alla fine del 2018, dopo un'esperienza di quasi tre anni in Value Partners, boutique italiana di consulenza strategica. Ciò che mi entusiasma maggiormente del mio lavoro è il continuo challenge intellettuale a cui si è sottoposti, lavorando su progetti in industrie magari molto differenti tra loro, e spesso fuori dalla nostra comfort zone. Sicuramente è un lavoro che a tratti può risultare molto stressante, ma dato che si lavora in team si ha sempre qualcuno con cui confrontarsi e a cui chiedere dei consigli.
 
Ad un* Mentee che desidera intraprendere un percorso in Consulenza consigli di approcciarsi subito alle Società che lavorano nel settore o di provare prima a valutare anche altri ambiti e settori? Cosa deve assolutamente sapere un*aspirante consulente della professione che andrà a svolgere?
Ad un* Mentee interessato al mondo della consulenza consiglio di fare un internship in questo mondo mentre si è al quarto o quinto anno di università, in modo da capire se questa possa essere la sua strada e che possa toccar con mano cosa voglia dire lavorare in consulenza. È un lavoro che richiede sicuramente grande propensione ad adattarsi a contesti molto differenti in tempi molto veloci, per cui inizialmente ci si può trovare in qualche modo spaesati e non all'altezza, ma penso sia anche uno di quei lavori in cui davvero non si finisce mai di imparare.

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