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Scoprire la propria passione ed il proprio percorso grazie al Mentoring

di Xiaolu Wang | Mentor di Mentors4u

È stato un momento di gioia e sorpresa quando sono stata accettata come Mentor dal team di Mentors4u nel mese di giugno. Gioia perché potrò ora dare il mio contributo al network che mi ha aiutato fin dai primi passi verso il mondo professionale, sorpresa in quanto non mi ero accorta del tempo trascorso tanto velocemente dal mio primo contatto con M4U come Mentee nel 2014, durante la mia laurea triennale e ancora prima delle mie esperienze lavorative. 

Guardando all’indietro, non potrei che essere grata a M4U per quanto mi ha aiutato nel mio percorso di crescita. Vorrei in particolare ringraziare qui il mio Mentor Marco con cui ho condiviso mille dubbi, domande e anche fallimenti nel corso degli anni, e che è sempre stato come un faro nella notte nei miei anni più difficili di transizione dal mondo universitario a quello professionale. 
Senza annoiarvi con discorsi vacui sui benefici di avere un Mentor, vorrei condividere con voi la mia presa personale sull’argomento: gli aspetti che mi hanno aiutato di più negli anni iniziali di carriera, e i punti su cui focalizzerei se fossi ancora a scuola.
 
Ci dicono spesso: “fai quel che ti appassiona nella vita” come se “scoprire la tua passione” fosse una cosa facile e ovvia.
Invece io penso che gli anni universitari servano a esplorare il mondo (non solo lavorativo) sotto più aspetti possibili e con la mente più aperta possibile. Uno dei vantaggi più grandi di avere qualcuno volenteroso di dedicare tempo per il tuo sviluppo personale in modo disinteressato, è che ti offre informazioni, esperienze e soprattutto network in molti settori anche diversi da quello che inizialmente hai in mente. Hai una idea per un progetto nuovo e non sai a chi rivolgere per una opinione onesta? Fare domande su tutto e di più senza sentirsi stupidi o giudicati è un altro vantaggio.
 
Specialmente durante gli anni universitari quando si è sopraffatti dalla quantità di attività curriculari e sociali, noto che non sempre viene naturale riflettere sulla cosiddetta “big picture” del proprio futuro, o avere un “piano strategico” su come costruire una base di esperienze fin da subito per crearci più potenziali opportunità possibili per gli anni a seguire. Marco mi ha aiutato molto attraverso una serie di domande di riflessione guidate: trovo che avere qualcuno che ascolti e faccia le domande giuste per sessioni di “brainstorming” ha contribuito a costruire l’abitudine anche per farlo da soli. Certamente, tutto questo è un processo graduale e difficile, e potrebbe benissimo continuare anche per tutta la vita. 
 
Dunque avere una persona a guidarti nelle prime sessioni di riflessione potrebbe essere giusto quel poco che ci serve per partire.
Di nuovo, mi piace pensare al Mentor come a un faro, che indica la tua destinazione, ma devi essere tu stesso a trovare il percorso specifico da seguire. Assorbi l'esperienza del tuo mentore, le lezioni che ha imparato e soprattutto la sua mentalità: come si comporterebbe in una situazione particolare? Come affronterebbe le sfide incontrate? Le nostre passate conversazioni su topic specifici mi aiutano tuttora a ottenere buoni risultati nel mio lavoro e a monitorare i miei obiettivi di sviluppo sia professionale che personale.
 
È vero che nella vita potremmo avere tanti Mentor se siamo fortunati a incontrare le persone giuste. Ma questo processo spontaneo di Mentorship succede soprattutto dopo i primi anni di carriera ed è spesso non disponibile a studenti ancora in cerca del proprio percorso. Per questo ritengo di essere stata particolarmente fortunata ad avere M4U a disposizione già quando stavo studiando. 
 
Tu che stai leggendo questo articolo, spero potrai cogliere questa bella opportunità offerta da M4U e sfruttare tutte le risorse messe a disposizione (iscriviti al programma se non lo hai già fatto!). Un grande in bocca al lupo per i tuoi percorsi futuri!

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