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Il report dell'evento dedicato alla sostenibilità e competenze ESG

di Ilaria Uras e Raffaele Campione Mentee | di Mentors4u

Nel pomeriggio di lunedì 4 ottobre, noi Mentee abbiamo avuto la straordinaria occasione di partecipare all’evento "Mind the Gaps" organizzato da Enel Foundation. Similmente allo storico “mind the gaps” delle metro di Londra, l'evento era incentrato sui futuri "Gaps" che noi ragazzi potremmo rischiare di non vedere, catapultandoci di fretta nel mondo del lavoro.

Nei giorni che precedono la COP 26, il cambiamento climatico ed il macro-tema della sostenibilità sono al centro dell’attenzione del grande pubblico, e grazie a “Mind the Gaps”, abbiamo approfondito questi temi con speaker di eccellenza come Carlo Papa, Managing Director Fondazione Enel, Alessandro Canta, Head of Finance & Insurance in Enel e Federico Brocchieri, consulente ed esperto di climate change. 
 
Il primo “gap” affrontato, fondamentale al mondo d’oggi, è quello dell’interdisciplinarietà. Infatti, per poter affrontare e mitigare il cambiamento climatico, è necessario far dialogare discipline diverse e all’apparenza distanti. Non è più possibile ignorare l’impatto ambientale di un investimento, in quanto il primo può essere un fattore rilevante per il successo del secondo. Non è più possibile ignorare gli effetti del riscaldamento globale sulle politiche migratorie, in quanto mitigare il primo può essere un’ottima strategia per governare le seconde. La multidisciplinarietà è inoltre un'importante risorsa per massimizzare il nostro impatto, qualsiasi sia il nostro ambito di interesse: se vogliamo che le nostre conoscenze tecnico-scientifiche siano riconosciute e valorizzate, necessitano di essere combinate anche a competenze di stampo economico (business management, negoziazione, marketing etc.).
 
La curiosità è un importante strumento per colmare i nostri “gap” ed è importante mantenerla sempre viva per prepararsi ad affrontare il futuro. Essa può essere coltivata non solo informandosi online e tramite riviste specializzate, ma soprattutto attraverso conversazioni e scambi di idee con persone che possono arricchirci professionalmente ma anche personalmente con le loro conoscenze ed esperienze. 
 
Costanza è stata un'altra parola chiave fondamentale per non perdersi nel "gap" dell'impazienza, sia nelle nostre future carriere, sia nella sfida al cambiamento climatico. È facile, infatti, voler ottenere risultati immediati e scoraggiarsi quando essi non arrivano, specialmente durante le prime esperienze lavorative. Tuttavia, lavorare con costanza e senza voler necessariamente avere tutto subito è fondamentale per riuscire nei propri intenti. Allo stesso modo la costanza è fondamentale anche nelle relazioni, perché solo investendo tempo ed energie è possibile creare un network solido e di valore in grado di accompagnarci ed eventualmente aiutarci nel corso degli anni.  

Concludendo, durante il Q&A gli speakers hanno condiviso in quali competenze è più importante investire per noi giovani. Numerosi gli spunti, ma sicuramente tre consigli spiccano sugli altri: saper ascoltare, saper indugiare e, rimanendo in tema clima, essere resilienti. In un mondo frenetico in cui l'informazione è in eccesso, saper ascoltare attivamente, comprendendo i bisogni e le idee dei nostri interlocutori e saper "indugiare", inteso come l'abilità di ponderare ed elaborare le informazioni senza frenesia, possono fare la differenza. Infine, mai come oggi è importante essere resilienti, vedendo ogni caduta come un'opportunità di apprendimento per crescere sia come professionisti sia come persone

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