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Scoprire il no-profit con i nostri Mentor: il report di Giulia Comandini

di Giulia Comandini | Mentee di Mentors4u

Il 26 novembre grazie alla sinergia tra Mentors4u e l’Università degli Studi di Milano, si è tenuto l’evento Scoprire il no-profit con i Mentor di M4U. L’obiettivo era approfondire il terzo settore, coinvolgendo professionisti di questo mondo che descrivessero le caratteristiche necessarie per intraprendere un percorso professionale nell’ambito no-profit e della cooperazione internazionale, fornendo la loro testimonianza oltre a preziosi.

Dall’ora in compagnia dei due Mentor è emerso che il terzo settore è un ambiente che può dare tanto sia da un punto di vista personale che professionale, lavorare all’interno di questo mondo può essere molto gratificante perché si prende parte ad attività che creano impatti reali, ma al tempo stesso può essere stressante sia per i temi che si trattano ma anche per via dei ritmi lavorativi che caratterizzano il no-profit. Si tratta di un mondo lavorativo competitivo, che però al suo interno ha svariate opportunità, le posizioni lavorative sono giustamente retribuite e la crescita professionale segue dei tempi giusti, si tratta di un lavoro che fa viaggiare tanto e che forma la figura professionale a 360 gradi.
 
Uno dei quesiti più gettonati all’interno dell’evento è stato: quali sono le caratteristiche per entrare all’interno di questo mondo? I due speaker sono stati capaci di rispondere in maniera esaustiva.  I titoli di studio sono importanti, per intraprendere un percorso lavorativo all’interno di questo settore è opportuno avere una laurea magistrale o un PhD. Su questo punto è giusto fare una precisazione, non esiste un titolo di studio più giusto rispetto ad un altro per lavorare all’interno del no-profit, le posizioni sono così tante e così dinamiche che tutti possono ricoprirle finché hanno le giuste competenze. Le competenze sono fondamentali all’interno di questo mondo, certo esse si amplieranno e cresceranno con i diversi anni di esperienza lavorativa, ma di base sono fondamentali competenze nel project management, competenze analitiche e soft. Molto importante è il mindset imprenditoriale, così come la dinamicità, proattività e la predisposizione al lavoro di squadra. 
 
I portali dove si possono trovare posizioni aperte nel mondo del no-profit e della cooperazione internazionale sono tantissimi, è consigliabile cercare direttamente nei siti web delle organizzazioni di cui si è interessati, qualora non dovessero esserci posizioni aperte il reach-out mediante un’autocandidatura è consigliato, in questo caso è fondamentale l’information gathering e sapersi proporre in modo accattivante ad interessante. 
 
In conclusione, la partecipazione all’evento è stata stimolante e molto interessante, sia per i temi che sono stati trattati, sia perché il no-profit è un mondo affasciante.

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