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Generazioni di volontari a confronto: intervista tra Edoardo Policano e Leonardo Bondesan

di Leonardo Bondesan | Volontario Progetto Superiori M4U

Cosa significa essere volontari di M4U Scuole Superiori? L’intervista tra Edoardo Policano, Financial Institutions Group (FIG) & International Network Business Development & Management in Unicredit, e Leonardo Bondesan, studente di Management presso l’Università Ca’ Foscari, permette di scoprire la prospettiva di due diverse generazioni.

Cosa ti motiva a far parte del progetto di Mentors4U Scuole Superiori?

Edoardo:

“Ci sono due aspetti principali che mi motivano. 

Innanzitutto, amo passare del tempo con persone in gamba, motivate e capaci. Spesso si dice che “tu sei la media delle cinque persone con cui passi più tempo”. Ecco, se questo è vero, sono contento di passare del tempo con persone in gamba come quelle che fanno parte della community di Mentors4U.

Un secondo aspetto è la possibilità di mettere a disposizione la propria esperienza a persone più giovani. Perché in molti casi basta una testimonianza o una piccola frase detta nel momento giusto per avere un impatto positivo nella persona che ascolta.”

Leonardo:

“Aggiungo due punti che sono ciò che personalmente mi motiva.

Innanzitutto, da un lato c’è la possibilità di fare giveback di ciò che ho ricevuto io in primis da studenti universitari più grandi oppure da giovani professionisti. Consigli che mi hanno aiutato nella mia crescita personale e professionale, ma che avrei voluto ricevere a 17 o 18 anni.

In secondo luogo, anche grazie alle attività della pagina Instagram che ho il piacere di seguire, sono motivato dalla possibilità di veicolare a più studenti possibili delle scuole superiori tutte le informazioni utili per fare una scelta consapevole sul proprio futuro.”

Qual è l’impatto che vuoi avere sugli studenti nella loro scelta post diploma?

Edoardo:

“La nostra missione è agevolare le persone a fare una scelta consapevole. Questo non vuol dire indirizzarli verso qualcosa di specifico, bensì fargli conoscere le possibilità esistenti, aiutarli nel processo di scelta e indicargli i fattori in gioco. Ad esempio, dire ad uno studente di non farsi influenzare dal pensiero di genitori o amici sarebbe una falsità, poiché ciascuno vive in un contesto che ha sempre un impatto sulle nostre scelte. 

Quindi noi cerchiamo, innanzitutto, di aiutarli a prendere consapevolezza di questi aspetti e a misurarsi con il mondo che li circonda.

Seconda cosa, puntiamo a stimolarli ad andare a cercare il confronto, a individuare le informazioni e capire come usarle per fare le proprie scelte.”

Leonardo:

“La risposta che darei è proprio quella di ridurre l’asimmetria informativa. 

Inoltre, come dicevo, le attività di pubblicazione di contenuti tramite i social media come Instagram oppure attraverso gli articoli nel blog di Mentors4U sono finalizzate a dare non solo più informazioni possibili, ma soprattutto informazioni di valore.

Un altro aspetto collegato è la possibilità di mettere a disposizione degli “strumenti”. Alcuni più tecnici, quali ad esempio i ranking universitari oppure banche dati utili a trovare informazioni e numeri che permettono confronti tra atenei, scuole o professioni. Altri, invece, legati ad un metodo di ragionamento che sottende la scelta post diploma, ossia come approcciare il problema, quali variabili considerare e quali fattori possono influenzarla.”

Quale consiglio daresti al te stesso di 18 anni per fare una scelta post diploma più consapevole?

Edoardo:

“Suggerirei di fare tanta indagine. Ossia studiare le opportunità raccogliendo fonti affidabili, parlare con tante persone (studenti, professori e professionisti) che hanno intrapreso percorsi diversi tra loro, ma soprattutto andare a vedere tutte le opzioni fisicamente, ad esempio a livello ateneo nel caso di chi sceglie di intraprendere un percorso universitario. In questo modo è possibile “tastare” l’ambiente e capire effettivamente qual è la scelta che riteniamo più giusta.”

Leonardo:

“Il mio consiglio e di non aver paura di sperimentare. Ad esempio, all’estero è molto comune il gap year. Questa non è necessariamente una scelta sbagliata dopo le superiori o dopo il triennio universitario, perché permette di avere le idee un po’ più chiare di quello che si vuole fare. Ovviamente non significa far nulla o non sfruttare il proprio tempo adeguatamente. Bensì significa provare esperienze diverse, come prime esperienze di lavoro o attività nel no-profit, le quali consentono di mettersi in gioco, di conoscere persone diverse e di capire meglio se stessi, le proprie inclinazioni e ambizioni.”

Che vantaggio indicheresti nel far parte di Mentors4u Scuole Superiori ad un potenziale volontario che vorrebbe dare un contributo al progetto?

Edoardo:

“Essere a contatto con persone di una generazione diversa dalla propria, che può aiutarci a capire meglio il futuro del mondo del lavoro e della società (e ad avere un impatto positivo su di essi).”

Leonardo:

“Sicuramente la possibilità di mettersi in gioco. Ma soprattutto la possibilità di entrare in contatto con studenti che hanno potenzialità straordinarie e da cui si può imparare davvero molto.”


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