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Percorsi post laurea ed il nuovo mercato del lavoro: intervista ad Alessia Gnaccarini di QS

di Team Editoriale | M4U

QS Quacquarelli Symonds da 30 anni è leader nel settore della formazione e nota per la pubblicazione del QS World University Rankings (la classifica delle migliori università al mondo), oltre che per il suo World Tour dedicato (due volte l’anno) alla scelta del percorso professionalizzante post laurea che visita ogni anno oltre 90 città in cinque continenti: nel 2021, considerata la situazione pandemica si terrà on line, in Italia a partire dal prossimo 2 Marzo (Connect MBA event) e il 10 e 11 Marzo (World Grad School Tour).
Da gennaio, QS è diventata partner di Mentors4u e con Alessia Gnaccarini, Responsabile Eventi – Italia dell’azienda, abbiamo approfondito com’è cambiato il settore formazione ed il mercato nel lavoro, e quali sono le prospettive per il futuro.

Da trent’anni QS è leader nel settore formazione: com’è cambiato in questi anni il contesto in cui operate da un punto di vista di esigenze del mercato lavorativo? Di conseguenza, come studentesse e studenti hanno sviluppato nuovi interessi e bisogni? Come gli Atenei si sono adeguati e si sono tenuti al passo coi tempi? 
Nel contesto della grande trasformazione del lavoro cui stiamo assistendo negli ultimi anni, diverse sono le dinamiche di interesse nell’ambito di operatività di QS. Non soltanto le tecnologie, ma anche i cambiamenti demografici, la globalizzazione ed i cambiamenti climatici incidono sulle dinamiche delle competenze all’interno del mercato del lavoro e, di conseguenza, sulle possibilità di successo dei candidati che da oltre 30 anni aiutiamo nel loro percorso accademico e professionale. Studiare all’estero, specializzarsi con un Master tra i più ricercati dai recruiter internazionali o espletare il tanto desiderato MBA sono tra i primi desideri della nuova generazione di laureati. Le Università e le Business School offrono curriculum interessanti e all’avanguardia che assicurano uno stage in azienda a oltre la metà degli studenti e un tasso di occupazione dell’82,6% a un anno dal titolo. 
 
Con il QS World University Rankings vi occupate di classificare le migliori università al mondo: in che modo con riferimento agli ultimi dati, quali sono e per quali motivi, i tre atenei all’estero e le tre strutture in Italia, che si distinguono? Di conseguenza, a cosa danno importanza gli studenti alla ricerca di una specializzazione?
Le classifiche QS World University godono di un quadro metodologico notevolmente coerente, compilato utilizzando sei semplici metriche che riteniamo catturino efficacemente le prestazioni universitarie: Reputazione accademica, Reputazione del datore di lavoro, Rapporto docenti / studenti, Citazioni per facoltà, Rapporto docenti internazionali, Rapporto studenti internazionali. 
Il 2021 QS World University Rankings (WUR) arriva in un momento difficile per l’higher Education a livello globale. La 17a edizione del WUR presenta oltre 1.000 Università da tutto il mondo. Le tre Università con il punteggio più alto sono rimaste le stesse del 2020, con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), la Stanford University e l'Università di Harvard, tutte con sede negli Stati Uniti, che hanno conquistato i primi posti. In Italia il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna e l’Università la Sapienza si sono classificate rispettivamente 137, 160, 171. 
Al di fuori della classifica, il WUR 2021 evidenzia anche le aree su cui un'istituzione potrebbe dover concentrarsi per attirare studenti. I risultati del QS International Student Survey (ISS), che valuta i pensieri e le prospettive dei potenziali studenti internazionali, possono aiutare le università ad allineare la loro offerta alle esigenze degli studenti. Un esempio dell'ISS è il valore costantemente elevato che gli studenti attribuiscono ai risultati è diventato uno dei fattori più importanti nella scelta di un corso. Nell'ISS 2020, gli intervistati hanno posto un corso che porta alla carriera prescelta rispetto all'interesse personale per l'argomento. Il WUR 2021 potrebbe quindi evidenziare un'area di preoccupazione per l'Australia e il Regno Unito, che hanno visto le istituzioni di entrambi i paesi perdere terreno all'interno della reputazione del datore di lavoro campo. Il Regno Unito è stato influenzato in modo significativo in quest'area, tuttavia, ci sono molte potenziali ragioni per questo, e il cambiamento non riflette necessariamente il peggioramento di uno dei due paesi, ma il miglioramento di altri. La Thailandia e la Malesia si distinguono, migliorando le prestazioni non solo per i datori di lavoro ma anche per la reputazione accademica.
 
Perché iscriversi a un master, a un dottorato o a un MBA? Con quale criterio è importante ponderare e scegliere tra queste tre opzioni? Quali sono le macrodifferenze tra queste tre alternative? Quali sono i benefici che il conseguimento uno dei tre titoli, ed il contestuale iter per raggiungerlo, portano? 
Occorre premettere che ogni percorso di carriera accademica o professionale è sempre a sé stante e non ci sono regole particolari che valgano per tutti. 
L’iscrizione ad un Master, un dottorato, o dopo anni di esperienza lavorativa ad un MBA si ricerca soprattutto nell’employabilty. Il biglietto da visita dei master post laurea è di tutto rispetto, ma nonostante il ventaglio ricco di proposte delle università italiane (più di 2.800), i ragazzi che ogni anno scelgono questa opzione sono poche decine di migliaia, per un totale di 36mila iscritti ai corsi di primo livello (che richiedono come titolo di accesso la laurea triennale) e 16mila a quelli di secondo livello (per i quali serve invece la magistrale).
Le specializzazioni post laurea rappresentano senza dubbio un investimento sul futuro. Di tempo e di denaro. 
La sostanziale differenza tra le tre specializzazioni è che master di primo livello è un percorso formativo alternativo alla laurea di secondo livello. Il requisito necessario per accedervi è il conseguimento della laurea triennale. Il master di primo livello solitamente dura un anno e prevede l’acquisizione di 60 CFU per conseguire il titolo. 
L’alternativa al master di secondo livello è il dottorato di ricerca che ha lo scopo di far diventare lo studente un ricercatore. È il livello di istruzione più alto riconosciuto in Italia e certifica, per l’appunto, che chi lo consegue può fare ricerca nel campo di interesse scelto. È indispensabile per chiunque voglia intraprendere la carriera accademica. Lo studente che fa domanda di ammissione al concorso di dottorato di ricerca, deve affrontare una prova scritta, orale o entrambe. Il numero dei posti viene suddiviso in dottorati di ricerca con borsa di studio, con retribuzione mensile e senza borsa (in questo caso lo studente deve versare le tasse universitarie). Il percorso dura da tre anni a 5 anni e si conclude con l’elaborazione di una tesi. Il Philosophiae Doctor (PhD) è il più alto livello di istruzione universitaria mondiale e conferisce allo studente il titolo di Doctor Philophiae. Si sceglie questo percorso formativo non solo per accedere alla carriera accademica ma anche per avere accesso a posizioni più prestigiose all’interno delle aziende. L’ammissione a questo percorso dipende dai meriti accademici maturati precedentemente e dal progetto per il quale si richiede di essere finanziati. Dura circa 4 o 5 anni nel corso dei quali lo studente è impegnato in corsi, conferenze e scadenze di progetto. Tutta altra storia per un MBA. Un Master in Business Administration) è uno tra i più importanti programmi di specializzazione post laurea a livello mondiale: una formazione meticolosa, che prevede il conseguimento del Diploma in Business Administration; indispensabile strumento qualitativo, riconosciuto a livello internazionale, per la raggiunta di altissimi livelli manageriali (al quale ci si accede solo dopo aver raggiunto almeno 3 anni di esperienza lavorativa).
 
Alla luce dell’ultimo anno che abbiamo vissuto, su quali profili ricadrà l’attenzione dei recruiter prossimamente?​
Qual è la strategia migliore per prepararsi ai lavori del futuro? Questa è la domanda che si pongono coloro che attendono di entrare nell’universo lavorativo, ma anche coloro che vogliono fare un salto di carriera. La risposta che si può dare è semplice: specializzazione e competenze trasversali.
Saranno queste le chiavi del successo che aiuteranno ad ottenere uno dei lavori più richiesti in futuro.
L’unico modo per emergere sarà quello di specializzarsi nel settore di interesse. Molte delle nuove posizioni lavorative richiederanno infatti un’elevata specializzazione. 
Gli indirizzi di laurea, in cui lo scarto tra fabbisogno totale e offerta prevista è positivo, quindi con una maggiore richiesta di profili rispetto a quanti si attende usciranno dalle Università, saranno quello medico-sanitario, seguito da quello economico, da ingegneria.

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