Dopo la descrizione dei quattro stili di personalità che ne determinano l’acronimo e alcuni consigli sulla comunicazione più efficace da utilizzare per ogni caso, Matteo è poi passato a descrivere le basi della comunicazione, soffermandosi su un concetto in particolare: “Non comunicate affinché le persone vi capiscano. Comunicate affinché le persone si sentano capite”.
Successivamente si è posta l’attenzione sulla comunicazione non verbale – in particolare, su quanto sia importante saper cogliere i messaggi impliciti comunicati attraverso il tono di voce e il linguaggio del corpo - e sul feedback “radical candor” basato su una comunicazione molto diretta ed un forte coinvolgimento personale da parte di chi dà il feedback, ossia sincero interesse per la crescita della persona cui si rivolge.
Matteo ha infine concluso il suo intervento con dei suggerimenti su come poter gestire i conflitti, ponendo una particolare attenzione sui due livelli della comunicazione (contenuto e relazione con l’altro).
L’intervento di Cristina, esperta di Diversity & Inclusion, si è focalizzato sul rispetto nel mondo lavoro. Il tema è spesso sottovalutato e ridotto alle regole di interazione formale, ma è la correttezza sostanziale quella che conta per creare una cultura inclusiva.
Le fondamenta di questa cultura si hanno proprio nel rispetto di tutti gli aspetti della diversità che si incontrano nel mondo del lavoro. Un primo elemento da cui partire è coltivare la cultural awareness, in modo da sapere quali atteggiamenti sono considerati irrispettosi nelle culture dei nostri colleghi e secondo i principi aziendali.
All’interno del contesto aziendale vi possono essere situazioni critiche che minano in maniera più o meno volontaria il principio del rispetto reciproco. Noncuranza, giudizi inappropriati, manifestazioni di disprezzo, offese e insulti, sono un’escalation di comportamenti irrispettosi che possono ferire l’altro e creare un ambiente di lavoro tossico.
Cristina ci ha quindi presentato la strategia migliore per affrontarli e per coltivare una cultura del rispetto agendo in modo propositivo.
Come nella comunicazione, il primo passo consiste nell’ascoltare in maniera empatica, in modo da capire le intenzioni e i sentimenti che hanno guidato il comportamento. Offrire punti di vista alternativi, contenere l’aggressività, sdrammatizzare e imparare a gestire i conflitti, sono delle ottime strategie di azione per intervenire in maniera propositiva e riportare un clima di rispetto e inclusione.
Concludiamo ringraziando Mentors4u per aver promosso ed organizzato questo evento e i Mentor Cristina e Matteo per i loro interessanti e preziosi spunti di riflessione.