Questo l'ho compreso per la prima volta tre anni fa, quando, nel mezzo di una super affollata strada di Edimburgo in periodo natalizio, notai un senzatetto seduta in terra, ignorato completamente dalle migliaia di persone che felicemente gli passavano accanto, senza degnarlo di uno sguardo, come se neanche esistesse.
Decisi di abbandonare ciò che stavo facendo per dedicargli dieci minuti del mio tempo, sedendomi sulla strada affianco a lui, e furono i dieci minuti più belli della giornata: mi parlò del libro che stava leggendo e, soprattutto, compresi quanto fosse felice di ricevere un minimo di degna attenzione. Un piccolo episodio che mi ha fatto comprendere l'importanza dell'altruismo.
Non è un caso che buona parte delle menti più brillanti del mondo moderno siano grandi benefattori e filantropi, da Warren Buffet a Mark Zuckerberg, passando per Bill Gates.
L'altruismo e il mettersi al servizio della società e dell'Uomo, concetto che possiamo riassumere con il termine "Service", è anche uno dei valori fondanti delle diverse Associazioni di Service sviluppatesi col tempo. Ad oggi le più conosciute sono senz'altro il Rotary International ed il Lions Clubs International, la prima fondata da Paul Harris nel 1905 e con oltre un milione e duecentomila Soci attivi, la seconda fondata da Melvin Jones nel 1917, che oggi conta oltre un milione e quattrocentomila Soci. Due Associazioni di Service che hanno saputo dimostrare e continuano a dimostrare la potenza di un collettivo che si mette al servizio dei problemi dell'Umanità, ottenendo eccellenti risultati: con la campagna End Polio Now, lo scorso agosto il Rotary International ha contribuito all'eradicazione della poliomielite selvaggia in Africa, mentre il Lions Clubs International, con la campagna SightFirst, ha migliorato la vista di oltre trenta milioni di persone nel mondo.
Due anni fa ho avuto l'opportunità di avvicinarmi ad un'altra grande Associazione di Service: il Rotaract, patrocinato dal Rotary International e riservato a giovani di età inferiore ai 30 anni; un'Associazione che, con i suoi nobili valori, diventa per molti giovani una palestra di vita.
A seguire una piccola intervista che ho realizzato all'Ingegner Alessandro Usai, Presidente del Rotaract Club Cagliari per il corrente anno sociale.
Di cosa ti occupi nella vita?
Sono un ingegnere meccanico e lavoro come Field Project Engineer su progetti multidisciplinari dell’impiantistica industriale.
Quando e come ti sei avvicinato al Rotaract?
Nel 2014 grazie all’invito di un caro amico che mi ha chiesto di partecipare ad una riunione del Rotaract Club Cagliari. Incontrare dei ragazzi che utilizzavano parte del loro tempo libero per confrontarsi e realizzare progetti di pubblica utilità su diverse tematiche, per giunta divertendosi, mi ha fortemente colpito e ho desiderato poter dare il mio contributo.
Che cosa hai imparato dal Service?
Il Rotaract, tramite il Service, ci consente di metterci alla prova, affrontare sfide che non avremmo immaginato e soprattutto trasformare quello che reputiamo un nostro punto debole o una criticità della comunità in un elemento trainante per un percorso di crescita condivisa.
Il Rotaract mi ha dimostrato che anche il più piccolo progetto produce un effetto positivo a catena e che grazie alla collaborazione si possano raggiungere traguardi sfidanti, altrimenti ardui per un singolo, e che insieme possiamo concretamente migliorare il mondo.
Tramite il Service ho conosciuto tante realtà diverse. Mi sono arricchito sia umanamente sia professionalmente e ho provato quanto sia gratificante ed edificante aiutare i nostri Soci a realizzare le loro idee e progetti di Service e ad esprimere appieno il loro potenziale. Ho imparato a compiere quel primo passo che a volte fa paura, nel passare dall’idea alla realizzazione.
Infine, ho acquistato maggiore consapevolezza delle mie capacità e capito quello che mi appassiona realmente nel mondo lavorativo, quanto sia bella la diversità e quanto sia importante trovarsi continuamente in un ambiente dinamico ed interdisciplinare.
Cosa significa essere un Rotaractiano?
Essere Rotaractiano, secondo me, significa creare opportunità per la comunità e agire attivamente per migliorarla con interventi duraturi nel tempo.
Diventando socio di un Rotaract Club si entra a far parte di un programma internazionale giovanile. Si entra a contatto con opportunità uniche in grado di formarti a 360 gradi che si deve avere il coraggio di cogliere, investendo passione ed energia e divertendosi in ogni fase della vita associativa.
Vivere questa associazione ci dà la possibilità di uscire dalla propria comfort zone quotidianamente e metterci in gioco in prima persona per produrre quel cambiamento benefico nella Comunità e avere la possibilità di intervenire concretamente nelle criticità sociali.