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VEICOLI ELETTRICI: UN’ESPERIENZA FRA EUROPA E AMERICA

di Giulia Cammarata | Team Editoriale Mentors4u

Esistono svariate modalità per coniugare una laurea magistrale in ingegneria energetica e un Master in Management, ma Edoardo Prioglio, alumnus Mentors4u, aveva le idee chiare: seguire i propri sogni. La passione per il settore automobilistico, trasmessa dal padre e nutrita negli anni seguendo la Formula 1, si è unita al suo impegno per l’ambiente, portandolo a lavorare in una branca ben specifica: le auto elettriche.

Una volta terminato il percorso di doppia laurea con il Politecnico di Torino ed ESCP Business School, Edoardo ha lavorato prima nell’headquarter europeo di Toyota (Bruxelles) come EV Project Coordination Intern e, in seguito, in Porsche Cars North America HQ (Atlanta) come Strategy & Digital Trasformation Intern.

Edoardo ci racconta come l’elettrico rappresenti il futuro del settore automobilistico: gli EV (electric vehicles) sono, al momento, l’unica forma di trasporto privato che ci permette di ridurre esponenzialmente le emissioni, limitando l’inquinamento alle cosiddette lifecycle emissions generate durante la produzione del veicolo e dell’energia elettrica.

Tuttavia, esistono approcci differenti verso le soluzioni elettriche e le due esperienze di Edoardo ne sono l’esempio: ci spiega, infatti, come non solo Toyota e Porsche, ma anche l’Europa e l’America stiano percorrendo strade diverse. In Europa, soprattutto nei Paesi nordici, c’è la consapevolezza, mancante negli Stati Uniti, di aver raggiunto un punto critico e l’impegno verso l’ambiente è diametralmente maggiore. Allo stesso tempo, Toyota, nonostante sia leader nelle riduzioni di Co2 con i suoi piani per il 2030 e 2050, ha deciso di investire sull’idrogeno, rimanendo indietro sulle soluzioni elettriche. Porsche, d’altro canto, spinta dal gruppo Volkswagen, è pioniere dell’elettrico più puro, cavalcando anche soluzioni di mobilità alternativa. 

Nonostante le differenze, Edoardo, nelle sue esperienze lavorative, ha potuto notare come le sfide maggiori per gli EV siano comuni tra i due continenti e case automobilistiche.
Tralasciando le difficoltà di ownership model che stanno mettendo alla prova l’intero settore automotive con i nuovi trend di mobility (car sharing, car hauling, car pooling…), il veicolo elettrico in sé presenta il problema di non aver ancora “convinto” i consumatori. 

Una delle maggiori preoccupazioni al momento dell’acquisto deriva senza alcun dubbio dall’autonomia della batteria, che non garantisce la tranquillità del consumatore finale nell’acquistare un EV. Tuttavia, l’avanzamento tecnologico raggiunto negli anni è incredibile: quando Tesla lanciò la prima auto elettrica, nessuno si sarebbe aspettato la performance odierna. Anno dopo anno, il costo delle batterie è sceso mentre la densità energetica è salita riducendo così il peso della batteria stessa: il risultato è che, a parità di costo, i veicoli riescono ad avere un’autonomia maggiore e prestazioni migliori. I consumatori, perciò, vedranno superati i grandi scogli presentati oggi dai veicoli elettrici: prezzo e autonomia. 

Rimarrà la diffidenza di coloro i quali affermano che le auto elettriche non siano “divertenti” da guidare. A questo proposito, Edoardo conclude la nostra chiacchierata sfidando i lettori a provare l’esperienza di guida elettrica: il rombo del motore può essere simulato e il piacere della guida è altrettanto, se non maggiormente, interessante!

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