Fu un mio caro amico e collega a segnalarmi questa iniziativa, che gli era stata a sua volta fortemente suggerita da alcuni ex Mentee. Avevo a malapena una vaga idea di che cosa aspettarmi da un rapporto di mentoring e non mi era ancora completamente chiaro cosa spingesse un professionista a dedicarmi parte del suo tempo. Allora, iniziavo a nutrire un certo interesse per il settore della consulenza manageriale. La speranza di poter contare su una mano amica, che dall’interno mi aiutasse a comprendere meglio questo mondo, fu sufficiente per convincermi che si trattava di un’opportunità che non potevo farmi sfuggire. Così, inviai la mia candidatura, inconsapevole di aver appena preso una decisione che avrebbe cambiato radicalmente le mie prospettive.
A distanza di mesi da quel giorno, posso definirmi a dir poco entusiasta di quello che M4U mi sta dando. Sin da subito, sono riuscito ad instaurare un rapporto diretto ed orizzontale con il mio Mentor Andrea. Gli inutili formalismi e il timore di sbagliare, che spesso caratterizzano il modo in cui un giovane studente alle prime armi sente di doversi relazionare con un professionista che vanta anni di esperienza, hanno lasciato spazio al dialogo pragmatico e trasparente. Ho imparato che un Mentor può aiutarmi ad utilizzare il mio tempo in modo più efficace ed efficiente, fornendomi il punto di vista di chi si è già trovato nella mia posizione, ne ricorda le difficoltà, ed è pronto a mettere a mia disposizione il “senno del poi” che ha maturato. Più volte ho avuto la sensazione di prendere in prestito un po’ dell’esperienza di Andrea. Grazie ai suoi suggerimenti, ho evitato che infondati timori, frutto della mia giovane età e dell’inesperienza, ostacolassero il mio percorso. Ogni volta che mi sono trovato di fronte a situazioni di dubbio o incertezza, come ad esempio la preparazione di un colloquio o la decisione di accettare una proposta lavorativa piuttosto che un’altra, ho potuto contare sul mio Mentor.
Un errore che molti aspiranti Mentee fanno, e di cui anche io mi sono macchiato, è quello di aspettarsi che questa iniziativa si esaurisca esclusivamente nel rapporto con il proprio Mentor. La realtà si è rivelata sorprendentemente più vasta. Ogni mese, il team di M4U organizza numerosi eventi in collaborazione con le aziende partner, come aperitivi, Coffee Chat e Training Class. Da un lato, ho avuto la possibilità di approfondire varie realtà aziendali che mi interessavano. Dall’altro, ho ampliato il mio network facendo la conoscenza non solo di un buon numero di professionisti ma anche di altri Mentee provenienti dai più disparati background. Prima di tutto, M4U è una Community, fondata sulla meritocrazia e l’altruismo.
Ho deciso di diventare Ambasciatore di M4U perché credo in questo progetto e voglio contribuire al suo successo in prima persona. La forza del sincero sentimento di “give back” deve essere sfruttata e promossa, per aiutare gli studenti a procedere con passo sicuro nella complessa transizione tra l’università e il lavoro. Allo stesso tempo, ciò fa sì che i giovani talenti di oggi tenderanno la loro mano a quelli di domani, coltivando il ciclo virtuoso. Con il suo operato, M4U si rende promotore di un’evoluzione culturale di cui il nostro Paese necessita. È forse scontato concludere aggiungendo che, un giorno, vorrei io stesso divenire un Mentor. Oggi ho ricevuto, domani darò indietro.