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Networking, consigli decisivi e preziose opportunità: Mentors4u attraverso gli occhi di Leonardo

di Team Editoriale | M4U

Studiare e lavorare all’estero, un’esperienza comune a tanti nostri Mentee che, come Leonardo, dopo gli studi iniziati a Bologna ha proseguito fuori dall’Italia la sua carriera, aiutandoci, nelle diverse città che ha toccato durante il suo percorso nell’organizzazione in qualità di Ambasciatore di aperitivi di networking, quegli appuntamenti che organizzamento periodicamente durante i quali è possibile scambiare idee ed esperienze davanti a un drink insieme ai membri della nostra Community.
Con noi Leonardo ha condiviso la sua esperienza in Mentors4u e qualche consiglio utile, quale l’importanza di coltivare una rete di networking, per chi come lui si appresta ad una nuova avventura di studi e/o lavoro all’estero.

 
Essere Mentee di Mentors4u: tre cose che ti stanno rimanendo e aiutando nel tuo percorso e che essere un membro di M4U ti ha dato?
Sono entrato a far parte di Mentors4u nel 2016 e devo dire che questo programma è stata una risorsa importante in modi e momenti diversi:
-     in primis, Mentors4u mi ha aiutato ad avere gli strumenti giusti per riflettere e fare una scelta più consapevole per quanto riguarda la selezione del master, che si rivela essere una scelta importante proprio come la scelta di una facoltà universitaria al termine delle superiori;
-     un altro aspetto fondamentale è il valore di un proprio network. Qualcosa che ho capito in prima persona attraverso gli aperitivi di networking e con l’utilizzo della directory per contattare membri della Community che credevo potessero darmi consigli utili sulle Università che frequentavano o le aziende per cui lavoravano. Ogni volta che ho cercato di entrare in contatto con membri della Community, ho sempre incontrato grande disponibilità e spesso ricevuto consigli, forse decisivi, per il mio percorso accademico e per la mia breve carriera professionale;
-     infine, credo che quello che mi è rimasto di più sia un forte spirito di give-back che spero possa indirizzare il mio impegno futuro come Mentor.
 
Come Ambasciatore ci supporti ormai da qualche anno nel diffondere Mentors4u, aiutandoci a raggiungere sempre più studenti interessati a farne parte: quali sono le domande che più spesso ti vengono rivolte dagli aspiranti Mentee? Qual è a tuo parere la cosa fondamentale che chi desidera entrare a far parte della nostra Community deve sapere?
Spesso si pensa a Mentors4u come ad una “piattaforma esclusiva” per trovare lavoro. Sicuramente il programma ti da’ accesso a molte offerte rilevanti pubblicate dai corporate partner e dai membri della Community e conosco Mentee che hanno trovato ottime opportunità grazie agli annunci pubblicati nella sezione Job Posting del wall.  Io stesso mi sono trovato a pubblicare offerte di lavoro di aziende in cui ho lavorato e che so non essere state rese disponibili su piattaforme pubbliche come LinkedIn. 
Tuttavia credo che il valore di M4U vada molto oltre la possibilità di trovare una posizione lavorativa interessante. Ritengo che il Mentoring e, forse anche di più, l’accesso ad un network esclusivo siano i veri punti di forza del programma e quelli che mi piace sottolineare maggiormente con potenziali interessati. La combinazione di Mentoring e networking ti offre strumenti migliori per identificare opportunità anche al di fuori di quello che viene pubblicato sul sito e di avere accesso ad informazioni e consigli preziosi come quelli che possono elargire Mentee e Mentor che lavorano presso aziende di tuo interesse. Contattare un altro membro di M4U per chiedere informazioni o consigli è un po’ come contattare una persona su LinkedIn ma con una probabilità dieci volte maggiore di ricevere una risposta. Sono sempre rimasto positivamente sorpreso dalla disponibilità dei membri della Community nel condividere la propria esperienza lavorativa presso un’azienda e anche nell’elargire suggerimenti utili per quanto riguarda il processo di application.
 
Sei di Bologna ma per studio e lavoro hai vissuto a Hong Kong, negli Stati Uniti ed in Svizzera: qual è per te la difficoltà maggiore che bisogna affrontare quando ci si sposta in un Paese straniero? E qual è invece l’aspetto più bello che rende la scelta fatta ancora più appagante?
A prima vista qualcuno potrebbe pensare che, date le diverse esperienze all’estero, sia una persona che ama le novità, invece nel mio caso è sempre stato vero il contrario. Sin da piccolo ho sempre avuto una certa inclinazione a preferire la stabilità e la certezza di un ambiente a me conosciuto e amico, piuttosto che inseguire il cambiamento. Crescendo ho capito che questo sarebbe potuto essere un forte limite su diversi fronti e, a modo mio, ho cercato di “impormi” delle fasi di cambiamento anche quando magari non era necessario.
In tal senso, la difficoltà maggiore che ho incontrato nello spostarmi all’estero è stata proprio questa resistenza verso il voltare pagina e iniziare nuovi capitoli, che però sono riuscito a migliorare negli anni. Inoltre, un altro aspetto un po’ complicato quando si tratta di trasferimenti di lungo periodo in posti lontani è la gestione della fase post-viaggio. Credo che ogni volta che si ritorna nel luogo da dove si è partiti ci si aspetta, forse anche un po’ inconsciamente, che tutto sia rimasto più o meno uguale. Inevitabilmente non è sempre così e con il tempo ci si rende conto che questo è un rischio che bisogna correre ed essere disposti ad accettare specialmente quando si decide di spostarsi più volte e di rimanere lontano da casa per periodi lunghi.
D’altra parte, le cose positive che derivano dal vivere all’estero compensano di gran lunga i dubbi iniziali…
Personalmente credo che ogni volta che ci si trasferisce si apprenda qualcosa di nuovo del mondo, ma anche di se stessi. Riflettendo sulle diverse esperienze all’estero che ho vissuto, credo che la cosa più interessante siano le diverse fasi di consapevolezza che si attraversano.
Le prime esperienze, nel mio caso California (exchange triennale) e St.Gallen (master), sono quelle che mi hanno aiutato a rompere il ghiaccio. In entrambi i casi ho avuto la fortuna di essere circondato da una grande varietà di studenti e nazionalità e di conoscere molti aspetti del mondo e delle persone che prima ignoravo, come i diversi caratteri e modi di pensare di culture differenti, o le abitudini di vita dei locali.
Le esperienze successive Hong Kong (exchange master), Atlanta (internship) e Ginevra (internship) credo che mi siano state d’aiuto per rafforzare la fiducia in me stesso e per sviluppare la capacità di abituarsi a nuove situazioni e contesti in maniera più rapida e anche con più leggerezza. La cosa che però mi fa riflettere di più riguardo a questi ultimi soggiorni è la consapevolezza di essere cambiato profondamente rispetto al Leonardo pre-partenza.
Credo che sicuramente ogni singolo trasferimento ti cambi e ti faccia crescere, ma penso anche che, almeno nel mio caso, ho preso coscienza di questa evoluzione solamente dopo due o tre volte che mi trasferivo. Al ritorno dalla California sentivo di essere cresciuto come persona e di aver imparato cose nuove della vita. Al ritorno da Atlanta invece ho capito di aver proprio cambiato il modo di pensare e di vedere le cose attorno a me. Quest’ultimo credo che sia un tipo di consapevolezza più profondo ed è anche il motivo per cui incoraggio tutti, se possibile, a vivere più di un’esperienza all’estero. Nel mio caso, questo percorso fra vari Paesi e continenti mi ha portato a riconoscere il valore e la bellezza della diversità, ma anche ad essere più fiero di essere italiano e a conservare con attenzione l’importanza delle mie origini.
 
Nell’ambito del tuo mandato di Ambasciatore hai organizzato diversi aperitivi di networking targati M4U, coinvolgendo membri della Community ed interessati a farne parte: quanto incide il fare rete nella crescita personale e lavorativa? E quanto è importante localmente creare e alimentare una sinergia sul territorio? Come dicevamo, hai viaggiato e hai abitato all’estero: in che modo quando si arriva in un paese straniero si plasma un proprio nuovo network? Da cosa si parte? 
Sicuramente il networking è molto importante per crescere, specialmente quando è mirato a trovare persone con interessi simili, ma non per forza analoghi ai tuoi. Gli aperitivi di M4U sono ottime occasioni per instaurare contatti con Mentee che hanno propensioni ed esperienze in ambiti simili e con i quali spesso si condividono aneddoti, curiosità e domande riguardo al mondo Universitario e professionale. Credo che questi eventi siano importanti per acquisire nuovi punti di vista riguardo a percorsi di carriera e sviluppare una visione più completa del mondo del lavoro, che poi ha spesso risvolti molto tangibili sul tuo percorso professionale, specialmente quando si muovono i primi passi. Spesso Mentee e Mentor sono persone con una forte propensione all’internazionalità, sia essa per motivi di studio o di lavoro, e che quindi sono in grado di raccontarti in prima persona esperienze che difficilmente potresti conoscere in modo approfondito senza averle vissute.
Il network di una Community è anche un ottimo punto di riferimento per muovere i primi passi e orientarsi in nuovi contesti quando ci si trasferisce ed è per questo che è importante cercare di promuovere la crescita del programma e riuscire quindi a garantire una presenza rilevante di Mentee e Mentor anche fuori Italia e fuori Europa.
 
Gli studenti che entreranno a far parte di Mentors4u a settembre, con che spirito è importante si approccino al loro Mentor ed al programma in sé?​
Riguardo al rapporto con il Mentor, non dimenticherò mai quello che mi disse il mio, Riccardo, nella nostra prima telefonata: “Non sono qui per darti delle risposte, ma sono qui per aiutarti a porti le domande giuste”. Nulla di più vero. Credo che il valore del Mentoring sia proprio avere una persona che ti aiuta a formulare meglio le domande e a informarti sui parametri più adeguati per trovare tu stesso una risposta che forse sai già, ma che non hai ancora individuato.
Oltre al rapporto con il Mentor, sicuramente consiglierei di sfruttare a pieno tutte le diverse opportunità che questo programma offre, che vanno ben oltre il rapporto di Mentoring. Dalla partecipazione agli eventi di networking, al fare tesoro dei contenuti pubblicati online, alla possibilità di entrare in contatto con aziende di interesse.
In ultimo, credo che Mentors4u sia anche un’ottima occasione per mettersi in gioco in prima persona per cercare di allargare la cerchia, diventando sponsor dell’iniziativa con altri studenti, e per organizzare in prima persona eventi con altri Mentor e Mentee comprendendo il grande valore del networking come fonte di arricchimento per sé e per gli altri.

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